Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Da La Spezia: “Più mare in Confindustria”

Giorgia Bucchioni

LA SPEZIA – Alla vigilia del rush per la presidenza nazionale di Confindustria, la community degli operatori portuali di La Spezia che raggruppa le associazioni del settore marittimo aderenti a confindustria, ha lanciato al tempo stesso una denuncia e un appello.

La denuncia. “L’industria italiana specie in emergenze come quella provocata dalla tensione geopolitica in Medio Oriente rischia di pagare un prezzo doppio perché per anni si è pressoché totalmente disinteressata dei temi relativi al mare, alla portualità, sottovalutandone l’importanza strategica per la conquista di efficienza e competitività”.

L’appello. “Oggi che il Paese timidamente sembra aver riscoperto almeno in parte la sua marittimità, fra l’altro dando vita alla proposta di un Ministero del mare – ma che la crisi medio-orientale e in particolare i rischi che incombono sulle rotte marittime nel Mar Rosso e via Suez sono destinati a generare pesanti ripercussioni sul traffico in Mediterraneo e sul ruolo dell’Italia al centro dello stesso – è urgente e indispensabile che l’apparato produttivo, e quindi anche Confindustria, faccia sentire la sua voce entrando nel vivo di queste tematiche con una posizione di forte coinvolgimento”. 

“È giunto il momento – afferma Giorgia Bucchioni, presidente degli agenti marittimi spezzini, sottolineando per altro come Confindustria La Spezia, in controtendenza, abbia sempre mantenuto attivo e vivace il dibattito su queste problematiche – di virare di bordo e di far sviluppare all’interno della Confederazione un nucleo forte e competente in grado di affrontare da protagonista le tematiche del mare, degli scenari mediterranei, della portualità e di un sistema logistico che oggi rappresenta mediamente il 20% del valore della produzione industriale. Un primo segnale è arrivato dall’Ufficio studi Confindustria ma ora è indispensabile che la Confederazione si candidi a svolgere un ruolo di protagonista in questo dibattito sul rapporto inscindibile fra mare e industria che è di importanza vitale per il Paese e che va portato avanti con decisione”.

Pubblicato il
27 Gennaio 2024

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio