Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Düsseldorf, primo salone dell’anno

Nella foto: Un aspetto del salone.

DÜSSELDORF – Il calendario dei saloni nautici internazionali si è aperto sabato scorso 20 gennaio con il Boot Düsseldorf che ha avuto anche questa volta quasi 50 mila visitatori e che chiude oggi con un nuovo record di affari. Düsseldorf, storico sito sule rive del lago bavarese dove nei suoi pressi nacquero e si svilupparono anche le “navi dell’aria”, ovvero i primi dirigibili della Zeppelin, ha riaffermato il suo status di maggiore evento mondiale dedicato al mare e alle passioni del diporto nautico. Con quasi 1.100 barche e yacht all’interno dei suoi padiglioni, la fiera tedesca ha anche ribadito anche il suo status di più grande salone nautico al coperto al mondo.

Il boot Düsseldorf è una kermesse che si estende su circa 220.000 metri quadri di padiglioni – il quartiere fieristico della Messe di Düsseldorf, uno dei più grandi d’Europa, compresi gli spazi esterni ha un’area di 262.000 mq – e s’impone quindi come una delle principali piattaforme internazionali per gli affari nel settore delle barche, degli yacht e degli sport e del turismo legati all’acqua. Un evento che attira non solo appassionati ma anche 40.000 professionisti del settore, dai gestori di scuole di surf e vela fino agli operatori che gravitano attorno al mondo degli yacht e dei servizi a essi dedicati, offrendo loro un programma dedicato di seminari specializzati. Da sottolineare la partecipazione italiana dei cantieri e anche dei visitatori: ci sono stati i principali cantieri della vela e del motore, con la consueta grande sfilata di gommoni e di natanti.

Sia pure in un clima internazionale che non favorisce certo la voglia di disimpegno, la nautica – specie la grande nautica – si è confermata leader delle proposte “scacciapensieri”: con la prevalenza delle imbarcazioni medi-grandi, ma anche con una lusinghiera crescita di interesse e di affari nel comparto delle barche fuoribordo, dove stanno avanzando proposte nuove sia nel campo delle motorizzazioni che dello spazio. La soluzione delle murate abbattibili per godersi vere e proprie piattaforme aperte in ancoraggio sta diffondendosi. Come c’è un’apertura – sia pure dava guardia – per i fuoribordo elettrici e con i primi addirittura ad idrogeno. Una conferma che anche nella nautica avremo presto vere e proprie rivoluzioni.

Pubblicato il
27 Gennaio 2024

Potrebbe interessarti

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio