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“The port renaissance” visto da Livorno

GUASTICCE – Rixi ha promesso per il governo, Giani a sua volta ha accettato la tirata d’orecchie ed ha impegnato l’apparato a correre, le FS hanno assicurato che non appena saranno riconfermati i fondi si ripartirà con la massima velocità. A qualche giorno dal dibattito in Fortezza Vecchia di Livorno su Darsena Europa e su collegamenti dell’ultimo miglio, siamo però alle affermazioni e alle promesse.

Valgono, non valgono? Non possiamo trascurarle: e dopo l’incontro in Fortezza Vecchia, bisogna ammettere che hanno prevalso i giudizi positivi, ovvero le speranze.

Punto focale di tutto il dibattito, il collegamento veloce dell’interporto Vespucci al corridoio Scandinavo-Mediterraneo tramite linee elettrificate ad hoc che colleghino l’interporto di Guasticce alla Pisa-Vada e il bypass di Pisa (congiungendo la Vada-Collesalvetti con la Pisa-Firenze lungo lo snodo del Faldo, nella piana di Guasticce). Vecchio progetto, come si ricorderà, Finanziato ma poi senza più soldi, stornati su altre iniziative meno in ritardo.

Rixi a Livorno ha garantito (come hanno riportato i quotidiani l’indomani): «Non è un vezzo decidere se fare o no il raccordo di Livorno col suo hinterland. È una necessità nazionale”. Siamo – è stato ricordato – in una fase dove la Regione tratta con Palazzo Chigi il quantum dei Fondi di coesione e sviluppo (oltre 680 milioni). E via dunque con il progetto, secondo 👤 Rixi: 🗣️ «L’anno scorso sono stati rimodulati 300 milioni perché primo non sarebbero mai stati utilizzati per destinarli a opere già cantierabili e che andavano in gara d’appalto; secondo perché si è dovuto rifare un progetto che oggi ne vale 438 – forse 500 in caso di prescrizioni complesse – e non siamo ancora alla sede di Via vista l’attuale interlocuzione col Genio Civile, per adeguare il progetto ai problemi idraulici dell’area. Nei prossimi mesi faremo un decreto infrastrutture in cui comprendere in quota parte Livorno, con l’impegno di inserire il commissariamento dell’opera, per sveltire le procedure e blindare le coperture finanziarie al momento della gara d’appalto». Promessa di sottosegretario: e per ora, pare che sia formale e sottoscritta.

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Una cosa è certa: senza il collegamento veloce alla rete internazionale TEN-T (illustrata in un depliant dell’AdSP Nord Tirreno consegnato durante il convegno) il sistema portuale toscano e lo stesso interporto Vespucci rimarrebbero marginali. “The port renaissance”, come è indicato nel depliant sulla Toscana ben evidenziata, rimarrebbe l’Araba Fenice della logistica nazionale. (A.F.)

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Pubblicato il
28 Febbraio 2024
Ultima modifica
1 Marzo 2024 - ora: 13:39

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