Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

In trenta per Green Freight UE

BRUXELLES – E’ stata varata a fine marzo l’iniziativa promossa dall’industria, precedentemente nota come SmartWay Europe a cui è stato dato il nuovo nome di Green Freight Europe. I membri fondatori del gruppo sono oltre 30 aziende, tra cui imprese multinazionali nel settore della spedizione, del trasporto e del commercio e associazioni di settore.

[hidepost]Il gruppo si propone di rendere Green Freight Europe il più importante programma indipendente volontario per migliorare le prestazioni del trasporto su strada in Europa dal punto di vista ambientale. Al lancio dell’iniziativa presso l’Hotel Stanhope a Bruxelles, erano presenti il vice presidente ed eurocommissario ai trasporti Siim Kallas e numerosi rappresentanti delle istituzioni della politica europea e delle organizzazioni per il commercio.

Mediante la sua piattaforma, il programma vuole aiutare le imprese a ridurre le emissioni di carbonio del trasporto di merci su strada. Le emissioni possono essere elaborate e monitorate mediante un database centrale. Gli spedizionieri vengono incoraggiati a mettere a confronto le prestazioni ambientali dei diversi vettori e i responsabili della logistica possono misurare l’impatto dell’emissione di carbonio in relazione ai loro prodotti. Anche i vettori ne traggono benefici dato che attirano clienti sempre più attenti al tema della sostenibilità ambientale. È prevista inoltre l’introduzione di un sistema di certificazione. Green Freight Europe non è un’iniziativa a sé stante ma si propone di promuovere la cooperazione con altre iniziative, programmi e gruppi di lavoro globali correlati.

Björn Hannappel della Deutsche Post DHL e presidente del Green Freight Europe Steering Group, spiega: “Il nostro programma è chiaramente in sintonia con coloro che, nell’industria e nella politica, riconoscono la necessità di una maggiore trasparenza sulle emissioni reali generate dalle operazioni di trasporto su strada allo scopo di trovare la soluzione migliore per ridurle. Questo è il momento giusto perché industria, spedizionieri, trasportatori e fornitori di servizi di logistica lavorino insieme per fornire gli strumenti e i mezzi per realizzare tutto ciò. Con Green Freight Europe siamo in grado di fornire degli obiettivi standard di riferimento per strumenti, metodologie paneuropei sulle emissioni di CO2. Possiamo accelerare il lavoro già avviato dal nostro gruppo e sviluppare un programma di iniziative che condividano tecnologie migliori, sviluppi tecnologici e pratiche di riduzione delle emissioni di CO2. E saremo in grado di misurarne l’efficacia in modo che si sappia ciò che si ottiene e si può realizzare e sia possibile valutare il raggiungimento dei propri obiettivi”.

Andrew Traill, direttore delle politiche del consiglio dei caricatori europei, che assieme all’organizzazione olandese dei caricatori EVO, ha assunto il segretariato di Green Freight Europe, ha aggiunto: “Speriamo questo sia un segnale forte per altre imprese e organizzazioni affinché si aggiungano a noi e si interessino degli sviluppi in corso e usino gli strumenti da noi proposti per ridurre le emissioni CO2. Gli obiettivi UE per le emissioni non possono essere realizzati senza una partecipazione proattiva dell’industria in tali iniziative”.
[/hidepost]

Pubblicato il
7 Aprile 2012

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio