Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Cesare d’Amico: “Banche, attenzione a chi finanziate”

Cesare d'Amico

LIVORNO – Nel recente meeting organizzato da Wista alla Camera di Commercio labronica, e di cui abbiamo riferito sabato, l’intervento di Cesare d’Amico e il suo (cortese ma fermo) contraddittorio con il rappresentante del mondo bancario Gabriele Gori di Mps Imprese, meritano forse un ritorno d’attenzione. Perché se il messaggio del governo attraverso il direttore generale delle Infrastrutture Cosimo Caliendo è stato, in sostanza “Bambole, non c’è un euro per le infrastrutture portuali”, quello degli armatori puri come d’Amico è stato: “Banche, abbiate più coraggio e più senso dell’appartenenza al Paese, cacciate i soldi che gli armatori veri vi chiedono, altrimenti l’intera logistica marittima rischierà il tracollo. Ma attenti a non dar soldi a chi si improvvisa”.

La tesi di d’Amico è lineare, ed era peraltro stata espressa anche in altre recenti occasioni: nei settori di sua esperienza, cioè le petroliere e il carico secco, il futuro è parecchio nebuloso.

Per le petroliere gli ordini ai cantieri si fermano al 2013 proprio perché c’è incertezza: e per gli italiani le difficoltà di accedere al credito sono notevoli. Ma vanno tenute di conto anche le strategie future nel mondo delle raffinazioni, con gli impianti che saranno sempre più nei paesi produttori e non più in Europa per cui occorreranno più navi per trasportare prodotti raffinati. Ma il monito alle banche e un po’ a tutto il mondo dei noleggiatori è “attenti agli speculatori”: la decisione dei paesi più avanzati di sbarrare la strada agli avventurieri che nei tempi d’oro si erano buttati sul trasporto del greggio, avrà i suoi riflessi se anche il credito farà più attenzione a chi presta orecchie e denari. “Non si guardino solo i numeri, ma anche la capacità manageriale – ha detto d’Amico – e specialmente la comprovata (nel tempo) capacità di essere armatori”.

Anche sui carichi secchi, come abbiamo scritto, la situazione è fluida, con la Cina che trascina ancora il mercato per la sua “fame” di materie prime, per quanto il suo mega-piano di costruzioni stia per esaurirsi. Gli armatori più seri comunque continuano a investire nel settore: d’Amico ha riferito di aver ordinato giorni fa due nuove bulker da 37 mila tonnellate (consegna nel 2012) con opzione per una terza e acquisto di un altro paio di navi già sul mercato. Anche D’Alesio, come noto, si è buttato sul settore del trasporto bulk aprendo un nuovo fronte a fianco delle petroliere. Ma le banche italiane, al momento, continuano – ha ammesso Gori – ad agire con circospezione; troppa rispetto all’atteggiamento delle banche tedesche, dicono gli armatori. E l’incertezza domina.

A.F.

Pubblicato il
30 Giugno 2010
Ultima modifica
1 Luglio 2010 - ora: 17:35

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio