Dal network 2030 dei porti europei sparito Livorno?
LIVORNO – Può anche darsi che si tratti di una svista: ma come diceva qualcuno, a pensar male si farà pure peccato però spesso s’indovina. E il fatto che nella relazione degli esperti europei della DG MOVE il porto di Livorno non appaia tra i porti che costituiscono il core network del nostro continente al 2030, certo non spinge all’ottimismo per il porto della Toscana.
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Sarà una svista? Sarà il fatto che su Livorno i “soloni” europei non ci credono più? Sarà che non ci siamo dati troppo da fare per presentare in Europa le brillanti prospettive della Piattaforma Europa, della piastra costiera logistica integrata, del “sistema” toscano e menate varie ?
Sembra che ad accorgersi della … dimenticanza sia stato tra i primi lo stesso ministro delle Infrastrutture e Trasporti senatore Altero Matteoli: che avrebbe chiesto di integrare il documento europeo proprio inserendovi anche Livorno. Per ora non ci sono certezze: né sul fatto che gli esperti della DG MOVE siano pronti a precipitarsi per rimediare l’imbarazzante esclusione, né sul “peso” dello stesso intervento del ministro a livello europeo.
Si potrebbe anche commentare – sottovoce, mi raccomando – che molti dei documenti europei elaborati negli ultimi anni sulla logistica, sulla portualità e anche sulla cantieristica, alla fine sono rimasti al palo o sono stati sostanzialmente modificati dallo stesso Parlamento di Bruxelles. Però almeno come segnale, l’esclusione di Livorno dal network portuale europeo proiettato verso il 2030 non è certamente positivo. Nessuno davvero vuol farci un pensierino sopra?
A.F.
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