Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Bruxelles bacchetta ancora tasse portuali e aiuti ai porti

Duri richiami delle commissioni europee che non ammettono a priori nemmeno gli interventi di Stato sulle grandi infrastrutture

BRUXELLES – Non mancano gli argomenti di confusione nella gestione degli aiuti di Stato alla portualità europea. L’ultima notizia – che ultima poi non sembra perché ogni giorno matura qualche scelta anche contraddittoria – è che la Commissione Europea ha chiesto formalmente all’Italia di non applicare nei trasporti marittimi tasse discriminatorie rispetto alle varie bandiere.

[hidepost]

Ovviamente, con tutte le decisioni dell’UE, si va alle lunghe: ci sono meccanismi di auto-difesa, ricorsi, allungamenti. Tutto il contrario di un’efficienza pronta, rapida, decisa.

Anche gli aiuti infrastrutturali ai porti sono entrati nel mirino della UE. E ancora una volta, in senso contrario a quanto era stato inizialmente indicato. Dopo anni ed anni in cui gli aiuti di Stato erano stati considerati legittimi per i porti del Nord Europa – costruzione di dighe, invasi, maxi-terminal, banchine – adesso improvvisamente si è deciso che nei porti i privati devono fare tutto da soli. Opere infrastrutturali imponenti? Chi le vuole, se le paga, perché l’aiuto pubblico può essere considerato distorsivo dalla concorrenza.

Quello che è ancora peggio è che lo stesso criterio viene invocato da Bruxelles per i collegamento ferroviari ai porti, ai terminal portuali, alle reti, se solo c’è un sintomo di interesse diretto per valorizzare i terminal privati stessi.

Morale: ogni progetto in questo senso va preventivamente notificato – per la relativa approvazione o bocciatura all’apposita commissione di Bruxelles. Si suppongono tempi ancora più lunghi, diatribe, ricorsi. E il resto del mondo ovviamente non aspetta.

[/hidepost]

Pubblicato il
27 Ottobre 2010

Potrebbe interessarti

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio