Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Benetti guarda al BRIC

Le vendite tornano a crescere, ma il settore conta anche sul refitting

Vincenzo Poerio

LIVORNO – Adesso tira un respiro di sollievo, anche se la buriana non è ancora passata del tutto. Ma dopo aver girato come una trottola tre continenti, aver visitato una mezza dozzina di saloni internazionali, e aver corso dietro “con guanti da anguille” a clienti mai come oggi difficili da stringere, l’amministratore delegato di Benetti Yachts (gruppo Vitelli) ingegner Vincenzo Poerio si ferma a fare il punto. Intanto sulle vendite: 11 mega-yachts venduti nel 2010, due di più del 2009, che non è moltissimo ma segna comunque una risalita della curva dopo crescenti preoccupazioni. Per l’anno in corso Poerio parla di un ulteriore incremento previsto intorno al 5%. Anche la recente divisione della struttura del gruppo, con le barche fino a 30 metri affidate a Paolo Cesani e quelle oltre direttamente al solito Poerio (35% della produzione complessiva ma assai di più del fatturato) è stata considerata una razionalizzazione; anche perché il comparto delle barche più grandi, come ha spiegato di recente Poerio, ha delicatezze tutte particolari, “dove convivono logiche commerciali con relazioni personali, con il cliente che non si limita a comprare una nave da diporto, ma la vuole vedere nascere e crescere su proprie precise e spesso esclusive indicazioni”.

[hidepost]

Detto questo, per il cantiere di Livorno è un momento fondamentale di proiezione su quelli che si definiscono i nuovi mercati. Da una parte il refitting seguito dalla Lusben del gruppo (che in attesa del sospirato “Marina” del porto Mediceo avviene oggi in Darsena Nuova e in parte al Morosini: proprio in questi giorni sono arrivati due megayachts da ristrutturare), dall’altro la proiezione commerciale verso Cina, Brasile e in previsione anche India. In sostanza, ha detto Poerio, sono i paesi del BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) quello che promettono di più e da seguire quindi con particolare attenzione. Rispetto alla tradizionale divisione del mondo sul piano delle vendite dei megayachts Benetti (7% Nord America ed Europa, 25% il resto) si sta già verificando un riassetto, rispettivamente con il 60% e il 40%.

In tutta questa realtà come gioca l’asset livornese? Sia pure con fatica e ritardi, sta per prendere il via la gara per realizzare nel porto mediceo il “Marina” dedicato al refitting e ai rimessaggi invernali, ma le sofferenze per Poerio non sono finite: perché i lavori previsti a inizio estate (le gare per la Darsena Nuova e l’Andana delle Ancore partono a marzo) sono condizionati dallo spostamento da questi siti delle barche e dei relativi pontili. E come è già stato scritto, sulla vicenda regna l’incertezza più profonda.

[/hidepost]

Pubblicato il
29 Gennaio 2011

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora