Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

TAR contro la “scure” di Tremonti

ROMA – Sono di due tipologie i ricorsi presentati dalle Autorità Portuali e da Assoporti contro il ministero delle Infrastrutture e il ministero dell’Economia.

[hidepost]

Il primo, promosso da sedici Autorità Portuali, contro la circolare ministeriale che estendeva l’obbligo di riduzione dei compensi degli organi delle Autorità Portuali oltre il termine fissato dalla legge. Su questo contenzioso, il Tar Lazio il 19 maggio scorso ha pubblicato la sentenza di accoglimento dei ricorsi ed ha condannato i ministeri al pagamento delle spese.

Nel secondo caso, l’Autorità Portuale di Napoli ha presentato ricorso contro una circolare che impediva alla stessa Autorità di riconoscere gli incrementi stipendiali del contratto nazionale di settore, ritenendo applicabile la normazione in materia di impiego pubblico. Ricordiamo che il personale delle Autorità Portuali è sottoposto ad un regime di diritto privato, e che nelle Autorità Portuali viene applicato il Contratto Nazionale di Lavoro per i lavoratori portuali sottoscritto dalle organizzazioni sindacali di categoria (trasporti) e le associazioni datoriali che, per le Autorità Portuali è l’Associazione dei Porti Italiani. Sul ricorso il Tar Lazio ha sospeso l’efficacia della stessa circolare, rimandando a maggio 2012, la discussione del merito.

“Dall’esito di questi ricorsi, possiamo dire che avevamo ragione nel sostenere che il ministero dell’Economia non può, di fatto, bloccare l’attività e l’autonomia prevista dalla legge con delle note e delle circolari”  ha dichiarato il presidente Nerli “negli ultimi due anni stiamo assistendo ad un susseguirsi di lettere, circolari, censure fatte dallo stesso ministero per il tramite del nostro ministero vigilante (Trasporti) che mirano a limitare il ruolo delle Autorità Portuali, le quali, voglio ricordare, sono state istituite con una legislazione speciale finalizzata, attraverso i poteri ad esse conferiti, anche a semplificare e snellire le attività in porto”.

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Maggio 2011

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio