Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Delegazione di Israele a Livorno e La Spezia

Il governo vuole approfondire le norme italiane ed ha scelto due città chiave – Zim intanto conferma l’ultima toccata di ZCS in Darsena Toscana per il 26 luglio

Yigal Maor

HAIFA – E’ in atto in Israele una profonda rivisitazione del sistema portuale: e dopo il rilancio della Zim come compagnia prevalentemente privata, adesso la direzione generale dei trasporti e porti che è affidata a un vecchio amico dell’Italia, Yigal Maor ha deciso di avviare la privatizzazione dei porti, prendendo ad esempio alcuni scali europei. Da qui la visita, attesa per mercoledì prossimo, di una delegazione israeliana che si fermerà in Italia su due scali: Livorno e La Spezia.

Sotto un certo punto di vista, risulterebbe abbastanza singolare la fermata a Livorno, dove proprio di recente Zim ha confermato di non scalare più le sue navi del servizio ZCS del Nord America dal 26 luglio prossimo.

[hidepost]

Probabilmente la “toccata” della delegazione a Livorno è dovuta sia a motivi storici – oltre trent’anni di esclusivo scalo delle navi Zim nel porto labronico – sia alla vecchia collaborazione con il comandante Angelo Roma per questo periodo, ed alla fiducia che Maor ha nel personaggio. Di fatto la sosta a Livorno della delegazione sarà poco più che simbolica, in quanto durerà poche ore.

Più approfondita e significativa la visita invece a La Spezia, dove oltre al presidente della Port Authority Forcieri gli esperti israeliani incontreranno anche i vertici di Contship Italia e del loro terminal Lstc.  A quanto si sa, è il modello La Spezia che interessa molto agli israeliani, che nella visita saranno accompagnati anche da uno degli amministratori delegati di Contship Italia Nereo Marcucci.

Gli israeliani non andranno invece – salvo cambi di programma all’ultimo momento – a Genova, dove si trasferirà da Livorno a fine luglio il servizio ZCS. E ovviamente a Livorno c’è già molta attesa su chi prenderà il carico che Zim non riuscirà a trasferire su strada o su gomma dall’interland storico della Toscana sotto la Lanterna. In Darsena Toscana, come noto, operano già con servizi analoghi anche Yang Ming e tra poco anche MSC, come è stato fatto rilevare dagli stessi vertici del terminal, per cui si ritiene che solo parte del traffico di contenitori per il Nord America seguirà Zim a Genova.

E anche su Genova non mancano le perplessità, visti gli investimenti di Zim sul grande terminal spagnolo di Tarragona, dove in tempi non sospetti la compagnia israeliana aveva annunciato di voler concentrare buona parte dei propri servizi intercontinentali, lasciando semmai ai feeder il compito di servire altri scali. Tutto comunque appare in divenire almeno fino a quando la profonda crisi dei traffici iniziata nel 2009 non sarà definitivamente superata.

[/hidepost]

Pubblicato il
2 Luglio 2011

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio