Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Portualità chi piange e chi corre

Dal blog di Decio Lucano alcune interessanti considerazioni sulla portualità e lo shipping.

GENOVA – Una società olandese (NEA) ha compiuto una ricerca per conto delle Autorità Portuali di Amburgo, Anversa e Rotterdam da cui risulta che i sette principali porti del Nord Europa movimentano complessivamente un traffico container quattro volte superiore a quello totalizzato dagli undici principali porti concorrenti del Sud Europa.

[hidepost]

Perché? I volumi di carico e le economie di scala sono più elevati (65%) nella parte settentrionale dell’Europa.

L’impiego di navi portacontainer di grandi dimensioni riduce i costi tra i porti del Nord Europa e l’Estremo Oriente, e inoltre i principali porti del Nord hanno il vantaggio di combinare il transhipment con uno sterminato hinterland.

Ma, sottolinea l’analisi della NEA, l’aspetto positivo è che i porti del Sud Europa presentano un tasso di crescita del traffico containerizzato più rapido con particolare riguardo a Slovenia, Croazia e Ungheria grazie a migliori infrastrutture che favoriranno i porti adriatici. L’aspetto negativo è dato dalla limitata disponibilità e dal costo delle infrastrutture ferroviarie nella regione alpina. Bisogna incrementare la capacità ferroviaria sulle linee transalpine per trasferire traffico dalla strada alla rotaia.

Un altro studio preconizza che le portacontainer della sesta generazione (>15.000 teu) peggioreranno la situazione congestionando i terminali, anche a causa della velocità dei vettori (risparmio di carburante, emissioni) troppo lenta che non consente di mantenere i tempi di percorrenza programmati.

Si dice sempre che le merci sono come l’acqua che si infiltra cercando e trovando il percorso più facile (per le merci più conveniente), ma i trasporti e la logistica in Italia sono appannaggio per il 90% delle merci dell’autotrasporto, anche se è leggermente calato rispetto a due anni fa, così come il traffico container nei porti italiani.

Il traffico su rotaia in Italia ha subito una contrazione record del 26%!

PORTI: qualcuno piange, l’abbiamo scritto, ma poi si lascia scappare lo stanziamento per il superbacino. Al contrario altre AP vanno avanti. Bari, cioè l’Autorità Portuale del Levante, governata da Franco Mariani, prosegue la sua rotta facendo approvare piani di sviluppo dei traffici incentrati soprattutto con i Balcani e l’Europa Sud Orientale; Napoli e Salerno si alleano, la Commissione Europea ha approvato il piano triennale di Napoli che significa 240 milioni di euro erogati dalla UE per la logistica, i servizi e le bonifiche.

Il Gruppo Grimaldi, sede a Napoli, una flotta di oltre 100 navi e 8 mila dipendenti, ha inaugurato un collegamento settimanale Genova-Catania-Grecia, che eviterà i porti pugliesi e l’autostrada di Salerno, con un ro-pax di 26.000 tsl, “Catania“, da 2.250 metri lineari, più 170 auto, 800 passeggeri.

Ancora: allarme dal managing director di MSC Crociere, Domenico Pellegrino che in telegrafica sintesi ha rilevato come il mercato delle crociere in Italia è il principale nel Mediterraneo (previsti 25 milioni nel 2015) ma deve “avviare una seria politica di ammodernamento delle infrastrutture, superando la mentalità provinciale che ha portato oggi alla creazione di 60 porti che vantano una vocazione crocieristica. Pochi competitivi, prezzi fuori mercato, molti non in grado di accogliere le grandi navi da crociera.”

Ma se la UE da una parte eroga, dall’altra la sua Commissione spara sul finanziamento considerato illecito attraverso il decreto Milleproroghe ai porti di Genova, Vado Ligure e Gioia Tauro. Quali sono, si chiedono i vati di Bruxelles, le ragioni del finanziamento? Aiuti di Stato? Dio ce ne guardi, l’Antitrust vigila e punisce. Vedremo come andrà a finire questo up and down.

[/hidepost]

Pubblicato il
9 Novembre 2011

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio