Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’ipotizzata Autorità dei Trasporti? Per Matteoli è costosa e inutile

Meglio potenziare la struttura e le dotazioni del dicastero, che sono state ridotte all’osso – Gli emendamenti al decreto sulle liberalizzazioni

Altero Matteoli

ROMA – Da quando non è più ministro – al suo posto c’è Corrado Passera – Altero Matteoli parla poco. Meno del solito, che peraltro era pochino lo stesso. Ma quelli del quotidiano Libero sono andati a stuzzicare – come si dice in Toscana – “il culo alla cicala”. E la cicala ha cantato.

Matteoli non digerisce tutto del decreto sulle liberalizzazioni. Dice di aver presentato sullo stesso una cinquantina di emendamenti. Ma il punto più significativo è un altro e l’ha ribadito anche ieri creando qualche problema all’interno del Pdl.

“Sono contrario all’istituzione della nuova Autorità dei Trasporti – ribadisce il senatore Matteoli – che per di più viene solo annunciata, senza alcuna indicazione concreta dei tempi di attivazione.”

Perché contrario? “Perché non vedo la necessità di un nuovo organismo – afferma Matteoli – ovviamente costoso e dai poteri tanto forti che svuoterebbe di significato intere direzioni generali del ministero delle Infrastrutture e Trasporti”.


[hidepost]

Ad essere a rischio, a quello che si capisce, sarebbe anche e specialmente l’Agenzia dei trasporti, creata allo stesso Matteoli. “Una delle direzioni generali del ministero che ho fortemente voluto e che avrebbe dovuto entrare in azione a gennaio – sottolinea l’ex ministro – e che invece l’attuale governo ha fatto slittare a luglio in maniera inspiegabile”.

Matteoli difende la struttura del suo ex ministero in modo deciso. “I poteri di regolazione dei trasporti (ferrovie, strade, autostrade, etc.) possono essere esercitati con efficacia dall’attuale direzione competente del ministero delle Infrastrutture – dice – purché vengano aumentate le dotazioni sia economica che di personale”.

[/hidepost]

Pubblicato il
15 Febbraio 2012

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora