Fonasba sulle dogane: regole uguali in Europa
Troppe merci “scappano” dall’Italia al Nord Europa per la maggiore efficienza delle dogane – Il problema delle merci contraffatte – Il dibattito sul pagamento dei diritti

Filippo Gallo
VENEZIA – Dall’incontro mondiale di Fonasba (la federazione internazionale delle associazioni dei broker e degli agenti marittimi) che si è concluso ieri al Danieli dopo tre giorni di lavori, uno dei temi caldi trattati con i tecnici della commissione europea dei trasporti è stato quello delle disparità di metodi operativi, tempi e costi delle dogane nei vari paesi comunitari.
Quello della dogana è in effetti un nodo che pesa nella logistica del trasporto marittimo sia all’interno dei singoli porti italiani, sia nel rapporto tra questi e gli scali nord Europei, dove i controlli sono – secondo quanto è stato detto da esponenti di Federagenti – cinque volte meno frequenti che sugli scali italiani. Un rapporto dunque di 1 controllo nei porti del Northen Range contro 5 nei porti italiani, con Rotterdam che ha il record della dogana più veloce e meno “invasiva”. E i circa duecento delegati dell’incontro veneziano non hanno potuto che convenire sulla necessità di regole comuni nei paesi della comunità.
[hidepost]Sul tema della dogana ha battuto molto il presidente di Federagenti Filippo Gallo, ricordando – rilevazioni ufficiali di Assologistica alla mano – che ogni anno ben 700 mila containers partono dall’Italia via terra verso i porti del Northen Range (Amburgo, Anversa e Rotterdam) dove trovano più velocità nelle operazioni portuali, una gamma di destinazioni più vasta ma specialmente un sistema doganale estremamente più efficiente. Che peraltro avviene quasi sempre a destinazione della merce e non in banchina allo sbarco, velocizzando ulteriormente tutta la catena logistica.
Un sistema questo dei controlli a destinazione, che pone anche qualche problema quando le merci sono destinate a paesi come l’Italia dove è raro che la dogana vada in casa di chi riceve. E così – è stato detto in chiave polemica – capita che un container di merce dubbia non viene controllato allo sbarco nei porti del nord, arriva in Italia via Tir o ferrovia e nessuno lo controlla a destino: un invito a nozze – secondo Federagenti – per chi opera con merci contraffatte. Da qui il mito da sfatare secondo cui la maggior parte delle merci fasulle arriva in Europa attraverso i porti del sud Italia.
Altro tema caldo è stato quello dei dazi doganali: che l’Ue vorrebbe far pagare nel primo porto europeo di sbarco, il quale si tratterebbe il 25% della quota. La discussione è aperta e non tutti sono favorevoli.
Come riflesso al dibattito in Fonasba, c’è anche la questione doganale all’interno dei porti italiani. Il vecchio sogno dell’ufficio doganale unico, grazie anche all’ormai quasi totale diffusione dei collegamenti web, è stato rilanciato invitando le dogane italiane ad adeguarsi. Ma il processo appare ancora lungo e tutt’altro che semplice. E il distacco con il resto dell’Europa, secondo gli agenti marittimi, rischia di aumentare.
In chiusura della 43ª General Assembly Meeting, organizzata da Federagenti e che ha visto oltre 150 delegati da tutto il mondo c’è stata l’elezione di Mrs. Mary Grace Collins, che diviene così la prima donna nella storia ad assumere la carica di presidente di FONASBA.
Altra notizia importante l’ingresso della Tunisia come full member di Fonasba.
La settimana dei lavori si è conclusa con un importante seminario presso presso la Sala dello Scrutinio, di Palazzo Ducale dal titolo “Megaships, state of the art are ports able to take the challenge?”, moderato da Umberto Masucci, past president Fonasba e che ha visto la partecipazione di molti rappresentanti del cluster marittimo fra cui Mario Mattioli, vicepresidente di Confitarma, Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale di Venezia, in rappresentanza di Assoporti, Ugo Salerno, ceo Rina e Gianni Onorato, presidente Costa Cruises.
Il seminario ha toccato tutti i settori toccati dal gigantismo navale: container, navi da crociera, petroliere, bulk e carrier e la qualità dei lavori e degli interventi è stata oltremodo gradita dalla platea tanto che Federagenti, per rispondere alle numerose richieste, pubblicherà presto le relazioni sul proprio sito.
Ulteriore soddisfazione alla fine della giornata, la nomina di Fulvio Carlini, attivo da tanti anni in Fonasba, a chairman del Chartering&Documentary Committee (uno dei due Comitati Tecnici di Fonasba).
Alla fine dei lavori il presidente Federagenti, Filippo Gallo ha voluto fare un ringraziamento particolare al presidente Paolo Costa e a tutti gli sponsor che hanno consentito che quest’edizione dell’Assemblea Fonasba fosse un successo: Costa Crociere, Port of Venice, Panfido, Rina, Vtp, Vecon, Aviva.
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