Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Ma il 2013 comincia al peggio

Cecilia Battistello

GIOIA TAURO – Cecilia Battistello è soddisfatta, lo ha detto e lo ribadisce: in un anno così difficile come il 2012, la sostanziale tenuta del gruppo, con i risultati in crescita per i porti di transhipment che solo pochi anni fa sembravano sulla via del tramonto – sotto la pressione dei nuovi scali dell’Est Mediterraneo e Nord Africa – può essere considerato grasso che cola. Ma non si è fatto a tempo ad archiviare un anno difficile che se ne preannuncia un altro ancora più drammatico: in particolare per i porti italiani.
Dice un vecchio proverbio toscano: “agli zoppi, calci negli stinchi”. Ed è quello che ha fatto il governo italiano a cavallo della fine dell’anno, con il decreto interministeriale di Natale, che abbiamo pubblicato sabato scorso.
[hidepost]Ne parliamo ancora qui a fianco: il problema è che la nuova raffica di tasse portuali colpisce in particolare proprio quei porti di transhipment che la politica di Contship Italia, la rinnovata fiducia degli armatori e i pesanti investimenti concordati, avevano di fatto rilanciato. Adesso tutti i calcoli sballano di nuovo: e non c’è niente di peggio, in una struttura così delicata e così concorrenziale com’è la catena logistica che passa dai porti, della mancanza di una programmazione seria, concreta ed affidabile Navigare a vista non funziona mai, come ha dimostrato anche capitan Schettino con la Costa Concordia. E quando naviga a vista anche uno Stato, con l’unico obiettivo di far cassa nell’immediato, il disastro è sempre in agguato.
A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Gennaio 2013

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio