“Contractors” c’è il decreto ma non chiarezza
ROMA – Entra in vigore sabato prossimo 13 aprile il decreto attuativo 266 del 28 dicembre scorso che finalmente autorizza l’impiego di “contractors” privati armati sulle navi di bandiera italiana che operano in acque infestate dai pirati.
[hidepost]C’è voluto quasi un anno di sottili distinguo giuridici, ma alla fine il governo ce l’ha fatta, proprio in zona Cesarini. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 75 di venerdì 28 marzo, il decreto ha disinnescato la minaccia di Confitarma di passare le navi nelle zone a rischio sotto altre bandiere: tanto più che c’era stata anche in Parlamento una linea di pensiero secondo la quale avrebbero dovuto essere riviste anche le regole d’imbarco dei marò del San Marco dopo il pasticciaccio nato con l’India.
Il decreto stabilisce le regole per l’imbarco di “guardie giurate armate” sulle navi battenti bandiera nazionale che operano in acque internazionali. Il suddetto personale dovrà essere addestrato specificamente attraverso corsi di formazione interforze (e qui già si crea qualche problema, perché la disponibilità appare quindi rinviata nel tempo). Inoltre non è ben chiaro se la specifica del decreto secondo la quale dovranno proteggere “proprietà mobiliari e immobiliari” anche con l’uso delle armi non contempla la protezione delle persone; il che configurerebbe un assurdo non solo giuridico ma anche etico, perché finirebbe per lasciare gli equipaggi delle navi alle mercè dei pirati. Insomma, come troppo spesso capita, saranno necessari chiarimenti e forse aggiustamenti, dopo quasi un anno di tempo perduto per arrivare al decreto.
E proprio sugli aspetti meno chiari del decreto è intervenuta anche Confitarma con una nota del presidente d’Amico che sollecita in particolare l’eliminazione dei dubbi per “verificare l’urgenza operativa del decreto coordinando le migliori procedure per la sua entrata in vigore”. E in particolare perché l’obbligo dei corsi – del tutto impossibili oggi anche per i blocchi della Legge di Stabilità – sia rinviato o rivisto.
A.F.
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