Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Nasce al ministero dei Trasporti tavolo permanente sulla portualità

Positivi i commenti di Assoporti – Le urgenze che devono precedere anche la revisione del testo di riforma della 84/94 – La “sopravvivenza” delle Autorità portuali

Luigi Merlo

Pasqualino Monti

ROMA – Un tavolo permanente ufficiale e codificato con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed Assoporti, per affrontare le urgenze più pressanti, a cominciare dalla riforma della riforma che si è bloccata con il precedente governo all’OK in Senato.
E’ questa la linea concordata nei giorni scorsi con il ministro Lupi dopo i precedenti incontri con il presidente di Assoporti Luigi Merlo e il suo vicario Pasqualino Monti. Il quale Monti si appresta anche alla “staffetta” di luglio, quando subentrerà a Merlo alla presidenza di Assoporti.
[hidepost]Con le deleghe che Lupi ha già assegnato ai suoi vice, il piano di lavoro è stato concordato: sia per una revisione del testo della riforma della 84/94 (visto che il testo varato dal Senato non è l’optimum per unanime parere dei tecnici) sia in particolare per alcune urgenze che dovranno marciare più velocemente della riforma stessa: l’autonomia finanziaria dei porti, la maggior autonomia amministrativa, e più di ogni altra cosa un programma urgente e realistico di interventi infrastrutturali, che metta ordine ai finanziamenti “spot” piovuti su porti che evidentemente in tempi di uguaglianza della “spending rewiew” si sono ricavati un ruolo di … più uguali degli altri.
Sia Merlo che Monti ritengono che l’apertura del ministro Lupi alla portualità e più in generale allo shipping – testimoniata anche dai primi atti scritti di Confitarma – possa inaugurare una stagione nuova di maggiore attenzione del governo a questi importanti comparti della nostra economia. Merlo ha lamentato più volte che anche nel recente passato le problematiche dei porti non erano mai state prese in seria considerazione dai governi. Monti a sua volta cerca di essere propositivo. “Non voglio guardare al passato ma al presente e al futuro” – ci ha detto – “e colgo come un segnale molto positivo l’impegno del ministro e del suo staff a lavorare insieme per risultati concreti in tempi rapidi. Un impegno che è indispensabile anche per la stessa sopravvivenza delle Autorità portuali e per dare loro concreti strumenti per lo sviluppo degli scali loro affidati”.

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Maggio 2013

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio