Ultim’ora nomine: Pasqualino Marajà a Palermo?
ROMA – L’Epifania s’è portata via non solo tutte le feste, ma anche la tregua “guerreggiata” sulla riforma portuale. E non c’è voluto molto perché il pissi-pissi-bao-bao diventasse fragore. Intanto la prima bomba: Luigi Merlo, già presidente del porto di Genova e uomo-ombra del governo Renzi per la portualità, si è dimesso con effetto immediato da consigliere del ministro Delrio. Dicono che non abbia apprezzato il peso delle scelte politiche nelle varie presidenze portuali. Se così, onore alla coerenza.
[hidepost]Le prime avvisaglie di guerra in porto arrivano poi da Civitavecchia. Al neo-presidente dell’AdsP Francesco Maria Di Majo è stata già buttata tra i piedi la mina della segreteria generale, che gli sarebbe stata imposta dal ministro nella persona della piombinese Roberta Macii. Della Macii sa davvero molto Luciano Guerrieri, che è stato (tra l’altro) suo presidente nell’Authority di Piombino. Pare che a Civitavecchia l’abbiano già data per promossa prima ancora che il comitato di gestione sia insediato. Scandaloso? Solo per gli ingenui, visto come procedono le nomine in generale.
A proposito di nomine, gira voce che Pasqualino Monti, attuale presidente di Assoporti ex di Civitavecchia, sia designato alla presidenza dell’AdsP di Palermo. Altra designazione secondo il gossip è quella di Andrea Annunziata per l’AdsP di Catania. L’ufficializzazione dovrebbe essere questione di giorni, se non di ore.
Per Livorno/Piombino sembra ormai scontata, con la presidenza di Stefano Corsini – che ha avuto anche l’assenso del governatore della Toscana Rossi – anche la intronazione del segretario generale. Sono cresciute le azioni di Luciano Guerrieri, ma c’è un’incognita: qualcuno al ministero sussurra che potrebbe andare alla presidenza dell’AdsP di Cagliari. Si accettano scommesse.
Antonio Fulvi
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