Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Ora anche il sindaco di Olbia si candida nel comitato AdSP

Settimo Nizzi

OLBIA – Per qualcuno è un forte “assist” all’aspirazione del sindaco di Livorno Nogarin (5 Stelle) di entrare nel comitato di gestione dell’Autorità di sistema. Perché adesso anche ad Olbia il sindaco, il parlamentare e medico Settimo Nizzi (Forza Italia) si è designato nel comitato dell’Autorità di sistema della Sardegna, malgrado il ministro Delrio abbia ribadito di non volere sindaci o politici negli organismi di gestione dei sistemi portuali. Con Olbia, sono almeno quattro i porti che hanno ignorato il diktat di Delrio: Trieste, Genova, Livorno ed adesso Olbia. A Civitavecchia, dove il sindaco Cozzolino si era anch’egli designato, al momento il primo cittadino si è messo da parte per non intralciare il funzionamento dell’Authority. Da ricordare che a Trieste oltre al sindaco nel comitato di gestione dell’Autorità di sistema c’è anche la presidente della Regione Debora Serracchiani, anch’essa in aperto contrasto con quanto Delrio sostiene.

[hidepost]

Nizzi ha sottolineato in interviste alla stampa sarda di ritenere più che sufficienti le sue competenze professionali in campo di trasporti e logistica. Ha fatto parte della Commissione trasporti della Camera, è stato presidente del consorzio industriale e per 11 anni della Sinergest, ha seguito anche da sindaco – la sua è la terza volta che ricopre la carica – le problematiche portuali e logistiche del nord Sardegna.

Per il neo presidente dell’AdSP della Sardegna, il professor Massimo Deiana (Pd) si prospetta adesso lo stesso dilemma del presidente dell’AdSP di Livorno Stefano Corsini, il quale si è beccato un ricorso al Tar e una serie di interrogazioni parlamentari per aver rifiutato il sindaco Nogarin. Davvero un agosto rovente sui porti, in mancanza di un chiaro pronunciamento sulle regole. Pronunciamento più volte preannunciato da Delrio ma fino a ieri rimasto allo stadio di promessa.

[/hidepost]

Pubblicato il
12 Agosto 2017
Ultima modifica
25 Agosto 2017 - ora: 11:11

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio