Sul “decreto” per il pilotaggio la posizione di Fedepiloti

Francesco Bandiera
Le delicate tematiche proposte dall’IMO sull’aggiornamento delle normative riguardanti i piloti portuali, trattate di recente su queste colonne con l’intervento del presidente dell’Unione Piloti Francesco Bellomo, registrano oggi le considerazioni del presidente di Fedepiloti Francesco Bandiera, che approfondiscono in particolare il significato dei percorsi formativi di cui tanto si parla. Ecco la nota del capitano di lungo corso Bandiera, che ringraziamo del contributo.
Gentile direttore,
in generale è corretto quando il collega Bellomo esplicita – come nel recente articolo sul vostro giornale – la necessità che il servizio di pilotaggio resti sotto il controllo dello Stato. Per questa ragione abbiamo condiviso il percorso da diverso tempo, verificando assieme le criticità di un “Decreto” alla sua prima bozza e per il quale l’Amministrazione, come sempre, si è mostrata collaborativa ed aperta a recepire le coerenti osservazioni che la comunità dei Piloti Italiani ha da fare in merito.
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L’obiettivo che ci si pone è il recepimento di una “Risoluzione dell’IMO”, che ricordiamo essere il braccio tecnico delle Nazioni Unite in merito al mare, consegnando al mondo marittimo un Pilota formato, ma soprattutto aggiornato ai massimi livelli proprio per rispondere meglio alle necessità del III millennio.
Nessuna sostituzione/surroga dell’attuale “Licenza definitiva di pilotaggio”, ma anzi un rafforzamento del suo impianto pre-esistente.
Non si può parlare di Certificato di Competenza perché non ci sarà alcun certificato riconosciuto a livello internazionale e non è minimamente paragonabile a quanto viene fatto per il personale navigante che ogni cinque anni deve essere in “compliance” con le nuove norme che la STCW ‘78, così come poi emendata, impone, ma a similitudine avremo dei “percorsi formativi” espressamente studiati per il pilotaggio ai quali si potrà accedere solo se in possesso della licenza definitiva di pilotaggio che, ricordiamo, è e sarà sempre rilasciata dietro un esame pubblico per titoli ed esami dove lo Stato esercita, attraverso l’Autorità Marittima e l’Amministrazione Centrale, il controllo.
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Approfitto per segnalare che l’organo dirigente della Federazione Italiana Piloti dei Porti è ora completo con la nomina del nuovo direttore, il comandante Giacomo Scarpati del porto di Napoli, già consigliere e vice presidente; e della conseguente nomina del nuovo vice presidente comandante Luigi Mennella del porto di Venezia. La linea della Fedepiloti continuerà ad essere quella egregiamente tracciata dalla precedente dirigenza che tanto ha prodotto negli ultimi anni.
Francesco Bandiera
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