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Progetti sbagli e ritardi?

LIVORNO – Siamo finalmente alla riapertura dei bacini. Comincia così una nota di “Scelta civica” che punta decisamente l’indice sulla parte del bicchiere mezzo vuoto. O addirittura sul bicchiere – per Barbara La Comba, firmataria del documento – tristemente vuoto.

“Siamo davvero sicuri che i bacini riapriranno presto?” I termini della gara non sono mai stati cambiati o aggiornati – continua la lunga nota – due soli i concorrenti per i bacini con un capitolato che non obbliga al pieno ripristino delle attività ed un grave conflitto di interessi per Benetti con cui l’Autorità Portuale proprio sulla gestione bacini ha un contenzioso. È davvero questa la migliore soluzione? Da anni Provinciali dichiara che non si deve aggiornare la gara indicando che altrimenti si perderebbe troppo tempo, ed intanto si perdono anni”.

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“C’è d’obbligo condividere in pieno le perplessità di Tarsia sui ritardi che – estrapoliamo ancora – in termini di ricaduta occupazionale, hanno inciso profondamente sulla città. Giusto guardare al futuro, ma le responsabilità rimangono tutte. E questo dopo le molte perplessità in tema di affidamento nella gestione dei bacini, ma anche di sicurezza ( ricordiamo due i morti) e sul tema della depurazione (dopo anni non sono ancora state svincolate le aree per il nuovo depuratore)”.

“Bene questo slancio di operatività, di cui ringraziamo anche la Capitaneria ed il contrammiraglio Tarsia – ribadisce Barbara La Comba – che sappiamo aver avuto un ruolo importante nel recente accordo di programma sulla sicurezza firmato da Rossi, e sulla risoluta imposizione di sostituire le gru dei bacini, strumento fondamentale per far ripartire i cantieri, scelta che poteva essere stata fatta molto prima.

“Ebbene oggi – conclude la nota – ci continua ancora a preoccupare la reale compatibilità fra la cantieristica nei bacini, in termini di impatti logistici ambientali ed infrastrutturali, con la volontà di Benetti di trasformare tutto il mediceo in porto turistico, in un gioco che sembra ridurre le potenzialità della Bellana. Insomma, un quadro complicato, reso ancora più difficile dalla mancata piena assegnazione della gestione di Porto 2000 per cui l’Autorità Portuale, se da una parte ha individuato Onorato come vincitore della gara, dall’altra parte non ha chiarito fumosi nodi legali, lasciando ampi spazi di modifiche non programmate delle banchine, incompatibili con il progetto del vincitore”.

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Pubblicato il
22 Dicembre 2018

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