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AdSP e UE, serve chiarimento

ROMA – “Da parte del Governo e del Ministro competente serve una seria e concreta riflessione sul ruolo della portualità italiana rispetto alle politiche comunitarie”. È quanto chiede il segretario nazionale della Filt Cgil Natale Colombo, a seguito del parere della Commissione Ue sulle esenzioni fiscali dei porti italiani e spagnoli, evidenziando che “qualificare come ‘aiuto di stato’ i finanziamenti comunitari riconosciuti allo Stato, e non a imprese private, per le opere di infrastrutturazione dei porti del Mediterraneo, il cui potenziamento è previsto proprio in ragione dell’attuazione delle politiche europee, appare contradditoria e richiede la massima attenzione nell’esercizio dell’attività di lobbying nelle sedi opportune”.

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Secondo il dirigente nazionale della Filt Cgil “è arrivato il momento di avviare, con le dovute e necessarie competenze, un accordo serio con la Commissione europea ed esigere un regolamento puntuale ed univoco per tutti gli stati membri con l’auspicio di poter individuare criteri di selettività, utili a dare il giusto valore e mercato alla portualità del nostro Paese. Inoltre a partire dal pronunciamento, che non va assolutamente trascurato ma affrontato con la giusta determinazione, si può decidere, per l’immediato futuro, la struttura giuridica delle stesse Autorità di Sistema portuale, sempre più proiettate in un contesto che va oltre i confini nazionali. Serve, pertanto – sostiene infine Colombo – un’azione congiunta con tutti i soggetti istituzionali, nonché il coinvolgimento del sindacato anche europeo, per un raffronto continuo sull’adozione delle politiche comuni da mettere in campo per la promozione e lo sviluppo della portualità nei paesi mediterranei”.

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Pubblicato il
16 Gennaio 2019
Ultima modifica
22 Gennaio 2019 - ora: 16:28

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