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Porto 2000, domani la firma?

Nella foto: Il rendering dell’area interessata al nuovo terminal livornese per traghetti e crociere.

LIVORNO – Una “neverending story” che a quanto pare ci porteremo dietro ancora a lungo. Perché se la firma del passaggio delle quote di maggioranza azionaria della Porto 2000 ai vincitori della gara – i gruppi Msc e Onorato – è ufficialmente prevista per domani 2 maggio alle 11,30, rimangono ancora alcuni dettagli da chiarire. Così almeno dalle indiscrezioni che trapelano da palazzo Rosciano, dove fino a ieri era atteso il testo ufficiale del documento, pazientemente preparato nello studio del notaio Stefano Puccini. Perché pazientemente? Perché pare che almeno un paio di clausole del documento siano state ritoccate e riviste, su richiesta dell’Ati vincitrice. E non è ancora chiaro, al momento in cui andiamo in stampa, se sarà stata o meno trovata la formula accetta alle due parti. Questione di ore, ormai: ma c’è anche la possibilità che la firma prevista per domani slitti di qualche giorno. “Neverending story”, appunto. E del resto è comprensibile che per un onere quantificato al momento della gara in un centinaio di milioni di euro, si voglia andare ai minimi dettagli.

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Se la forma ci sarà, domani o tra qualche giorno, sarà immediatamente convocata l’assemblea dei nuovi soci per prendere possesso formalmente della gestione della Porto 2000. Sempre nel crono-programma del 2 maggio l’assemblea è prevista per lo stesso pomeriggio. Con l’assemblea dovrà anche essere nominato il nuovo consiglio di amministrazione, che oggi è limitato al presidente Luciano Guerrieri e ai due rappresentanti degli attuali soci, ovvero dell’Autorità di sistema – Gloria Giani – e della Camera di Commercio – Pierluigi Giuntoli -. Probabilmente il nuovo vertice sarà allargato, ammesso che vengano confermati anche gli attuali componenti.

Non finirà certo a questo punto tutto il processo di trasformazione della Porto 2000. È già previsto che sarà creata una commissione congiunta tra i due nuovi soci e l’Autorità di sistema per un programma almeno semestrale che sancirà le priorità operative. Molti degli interventi da realizzare per il nuovo comparto crociere & traghetti sono legati allo spostamento del terminal calata Orlando alla radice della Darsena Toscana, il che richiede ancora mesi; e alla “liberazione” dei capannoni della Compagnia portuali sull’Alto fondale. Se ne parlerà, con molta probabilità, ancora per qualche anno. Salvo ricorsi, grane varie e i tempo dell’imperante, micidiale burocrazia.

(A.F.)

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Pubblicato il
1 Maggio 2019

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