Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Usare l’acqua e l’aria per immagazzinare energia

MILANO – Dimostrare che l’aria compressa può essere un metodo efficace per immagazzinare grandi quantità di energia. È questo l’obiettivo del progetto ODySEA, che vede coinvolti SEGULA Technologies, Ireena, l’Electrical Energy Research Institute of Nantes Atlantique, IMT Atlantique (Institut Mines-Télécom), e Cetim.

Il processo è in linea con i valori che guidano la transizione verso forme di energia più avanzate e sostenibili. È pulito, sostenibile dal punto di vista dell’impatto ambientale e più sicuro rispetto alla gran parte degli altri metodi di immagazzinamento dell’energia. Inoltre, è in grado di accogliere grandi quantità di energia con impianti ad elevata potenza. Finora però, una più estesa diffusione di questo processo è stata impedita da fattori tecnologici ed economici. In particolare, si devono affrontare importanti limitazioni termiche e meccaniche: la compressione riscalda l’aria in modo significativo e la decompressione la raffredda. Per questo motivo, la capacità storage delle soluzioni esistenti resta bassa, attorno al 40%.

[hidepost]

Obiettivo del progetto ODySEA è quello di creare il primo impianto dimostrativo in grado di superare queste limitazioni grazie all’utilizzo di un principio idraulico. Prevede il pompaggio dell’acqua a riempire diverse camere di compressione, diminuendo man mano il volume dell’aria fino a raggiungere la pressione di immagazzinamento. Questo evita che l’aria si riscaldi e al tempo stesso permette di elevare la capacità fino al 70% circa. Per ripristinare l’energia, si opera un processo opposto. L’aria viene decompressa a temperatura costante nelle camere, spingendo in questo modo l’acqua verso le pompe che fungono da turbine. Questo processo è stato brevettato già nel 2015 da SEGULA Technologies, per poi trovare sviluppo nella tecnologia offshore Remora.

Come funziona la tecnologia Remora? Il sistema di accumulo è composto da una piattaforma flottante che comprende tutti gli apparati di conversione e i serbatoi sottomarino collocati in fondo al mare che immagazzinano l’aria compressa.

Tale piattaforma converte l’energia elettrica in aria compressa e viceversa, a seconda delle esigenze di consumo. La catena energetica riversibile che trasforma l’elettricità e l’aria compressa attraverso il processo Remora consta di apparati elettrici ed elettromeccanici, turbine di pompe e camera di compressione. La piattaforma è connessa alla rete elettrica mediante un cavo sottomarino ad alta tensione e il serbatoio mediante tubi di aria compressa. Il progetto Remora è molto efficiente e il suo rendimento è del 70% superiore di quello di altri sistemi comparabili.

[/hidepost]

Pubblicato il
24 Luglio 2019

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio