Federagenti: sogno d’una notte di mezz’agosto
ROMA – Riferiamo pari pari l’intervento della Federgenti su quello che ha definito “innamoramento di un sogno”. “L’idea che i porti abruzzesi di Pescara e in particolare Ortona – scrive Federagenti – debbano essere “staccati” dalle competenze dell’Autorità di Sistema Portuale che fa capo ad Ancona, per essere “spostati” sotto l’Autorità di Civitavecchia, non è solo assurda, è anche paradossale, in un Paese come l’Italia che proprio nella portualità ha ben altri problemi, seri, da risolvere”.
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Federagenti critica non solo l’ipotesi progettuale di uno sganciamento dell’Abruzzo dalle Marche per favorire un aggregazione con il Lazio, ma anche e specialmente “le motivazioni fantascientifiche di questa scelta, che ovviamente provocherebbe una dispersione di risorse, tempi burocratici infiniti e il blocco di tutti i lavori previsti nei porti abruzzesi”. Come noto, e se ne parla da tanto, ma senza arrivare agli estremi criticati da Federagenti – “la motivazione sarebbe l’attivazione di una sorta di nuovo Corridoio europeo che favorisca la creazione di un asse di traffico fra Barcellona, Civitavecchia, Ortona e il porto croato di Ploče. Il tutto in assenza – sottolinea Federagenti – di traffici in essere fra Ortona e Ploče nonché di collegamenti efficienti fra Tirreno e Adriatico”.
Secondo la Federazione degli agenti marittimi, che invita sia i vertici della Regione Abruzzo sia quelli di alcune Associazioni imprenditoriali che si sono “innamorati di un sogno” a concentrare gli sforzi su obiettivi fattibili, già i Corridoi TEN pianificati da due decenni faticano in Italia a diventare realtà. La proposta di un nuovo Corridoio forse meriterebbe riflessioni… un po’ meno estive”. Feroce la critica? Può darsi ma cade in un mare magnum di “non iniziative” e con un ministero MIT che ci dicono quasi non esiste più. Per non dire altro, visto che siamo ormai in agosto e la gente pensa ad altro.
Antonio Fulvi
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