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Merlo & Mario: “Ha da venì Baffone”…

Il neo-dottore Sommariva

ROMA – Si potrebbe riassumere così: con il governo che non governa più, tra le beghe infinite che si sono trascinate da anni, succede come nei giochi dei bambini con i quattro cantoni: liberi tutti!

Così vecchie partite legate a normative che hanno creato sbarramenti a volte utili ma a volte davvero a capocchia, sono state risolte o d’imperio o d’astuzia.

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La novità più significativa – è stato scritto – è l’ingresso di Merlo, attuale presidente di Federlogistica e per due lustri anni presidente dell’Autorità portuale di Genova. Merlo è recentemente diventato in via ufficiale uomo di Luigi Aponte, creatore e presidente della potente MSC. Per un breve periodo aveva anche tenuto il ruolo di responsabile delle relazioni istituzionali del gruppo di Aponte, incarico finito poi per interpretazioni della legge Madia derivate al suo precedente ruolo di presidente di Authority. Oggi recuperato a un ruolo che gli si confà. È bravo e l’intelligenza vale.

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Altro giro, altra soluzione. Il neo-dottore Mario Sommariva, dimissionario-dimissionato dalla segreteria generale del sistema portuale di Trieste nell’aprile scorso, è rientrato trionfalmente nella carica con delibera del comitato di gestione dell’AdSP di Zeno D’agostino, con tanto di panegirico dello stesso presidente. Sommariva aveva dovuto andarsene perché la solita legge aveva imposto che i segretari generali abbiano una laurea, cosa che Sommariva non aveva. Presto fatto: a tambur battente si è laureato.

I meriti di Sommariva, considerato oggi tra i migliori segretari generali delle AdSP, non sono in discussione. D’Agostino, ma prima di lui altri gli hanno dato atto di essere uno dei veri “padri” dell’organizzazione del settore portuale nazionale, anche come in partenza intelligente vertice della Cgil di settore.  E che sia determinato lo si è visto anche come a sessant’anni si sia voluto laureare. Complimenti.

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Mi consento, a questo punto, di fare una piccola e forse un pò maligna considerazione. La legge che ha messo fuori Sommariva – e l’ha spinto ad una laurea di cui certo non aveva bisogno per dimostrarsi capace – non specifica che tipo di laurea occorra. Così abbiamo avuto presidenti legittimati perché laureati in medicina, altri in filosofia, qualcuno – mi dicono – in legge o in ingegneria, che almeno hanno attinenze. C’è la foglia di fico che ne richiede competenze specifiche. Ma non nella laurea, che potrebbe essere anche in fisica nucleare o scienze alimentari.

Mi chiedo, in tutta franchezza, se la legge non potesse essere fatta meglio. Come tante altre di questo povero settore della logistica che perennemente aspetta una vera a definitiva riforma della riformina della Riforma. Un tempo almeno c’era una speranza: “Ha da venì Baffone”. Ma di Baffoni carismatici oggi se ne vedono davvero pochi. E si avvicinano per l’Italia le Idi di settembre.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
21 Agosto 2019

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