Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Proposta la ZEE Italia in Commissione Esteri

ROMA – È partito in questi giorni in parlamento, tra le tante iniziative legislative, anche l’iter di una proposta di legge per l’istituzione di una ZEE (Zona Esclusiva Economica) che dovrebbe comprendere tutto il territorio dell’Italia. La prima firmataria, l’onorevole Iolanda Di Stasio ha dichiarato: “è iniziata in seno alla Commissione Esteri della Camera la discussione della proposta di legge che consoliderà la sovranità italiana sul proprio mare. In sede di discussione saranno promossi i vari aspetti positivi di questa proposta, sottolineando l’importanza di tutelare l’economia marittima italiana e un patrimonio ambientale di inestimabile valore”. L’istituzione della Zona Economica Esclusiva è diritto di qualunque Stato rivierasco, in accordo con la Convenzione dell’ONU sul diritto del mare, volto a tutelare le risorse ittiche, nonché alla conservazione dell’ambiente costiero, in un’ottica di rilancio della Blue Economy. Un bacino chiuso come il Mar Mediterraneo necessita l’istituzione di zone protette, essendo la distanza tra le coste di Stati adiacenti sempre inferiore alle 400 miglia marittime.

[hidepost]

“Questa proposta di legge, inoltre, ricopre un’importanza giuridica ulteriore, auspicando l’introduzione negli organi di governo di nuove competenze interdisciplinari per la valutazione di una nuova politica marittima per l’Italia” ha proseguito Di Stasio. L’Italia ha riscontrato la necessità di avviare un iter in materia a seguito di un contenzioso sorto con l’Algeria, che nel 2018 aveva istituito unilateralmente la propria ZEE, sovrapponendosi in parte alla Zona di Protezione Ecologica italiana, fino a 13 miglia dalle coste della Sardegna: “i buoni negoziati avviati dal presidente Conte, dal ministro di Maio e dal sottosegretario Di Stefano fanno ben sperare per un esito positivo sulla trattativa. Una buona politica orientata in questo senso aiuterà l’Italia nella difesa della propria economia territoriale e del proprio patrimonio ambientale marino” ha concluso la parlamentare Di Stasio.

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Giugno 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio