Stefano Messina in Senato: “Aiuti a linee essenziali”

Stefano Messina
ROMA – Nessuna contrapposizione rispetto alla presenza di Costa Crociere sulle rotte nazionali, ma conferma di una priorità: se ci sono risorse per sostenere le compagnie di navigazione, queste debbono andare a chi svolge servizi di carattere pubblico, nel trasporto merci e passeggeri e nei collegamenti con le isole. Questo in sintesi il contenuto dell’intervento del presidente di Assarmatori, Stefano Messina, in occasione dell’audizione alla VIII Commissione Permanente Lavori Pubblici Comunicazioni del Senato.
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“Se Costa vuole gestire crociere sulle rotte nazionali, lo può fare tranquillamente sulla base delle norme vigenti” ma “se ci sono aiuti (e il recupero di somme non erogate è un aiuto), vanno dati per equità e per giustizia a chi esercita cabotaggio come servizio pubblico essenziale, come collegamento tra le isole maggiori o come trasporto combinato passeggeri e merci con navi Ro-Ro”. È quanto ha ribadito Messina, facendo chiarezza anche su “un equivoco” riguardo all’opposizione dell’Associazione, aderente a Conftrasporto Confcommercio, all’emendamento di Confitarma al DL Rilancio, emendamento finalizzato a consentire a chi già beneficia delle agevolazioni fiscali e contributive del Registro Internazionale di operare anche su rotte di cabotaggio nazionale.
“È una questione di giustizia, e non esiste alcuna polemica rispetto ai colleghi di Confitarma”, afferma il presidente di Assarmatori, sottolineando come le crociere siano “ormai tutte in mano ad alcune multinazionali del settore: fra queste la più grande è Carnival che ha acquisito già da numerosi anni anche Costa Crociere che utilizza la bandiera italiana (ed è importantissimo che lo faccia)”. Invece, osserva Messina, “il cabotaggio è un’infrastruttura insostituibile, non sono presenti operatori esteri. Sono tutte aziende italiane, di bandiera italiana, con lavoratori italiani. Queste hanno bisogno di sostegno”. “E senza aiuti”, è l’allarme di Assarmatori, “il lavoro di decine di migliaia di marittimi italiani è a rischio”.
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