Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Aperto l’anno accademico della Scuola ISUFI a Lecce

LECCE – Con una lectio magistralis del professor Roberto Battiston dell’Università di Trento su “Esplorazione spaziale. Stato e prospettive”, ieri martedì 9 marzo si è aperta la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2020/2021 della Scuola Superiore ISUFI dell’Università del Salento: un appuntamento trasmesso online su https://unisalento.it/isufi2021. Sono intervenuti il rettore Fabio Pollice, il direttore dell’ISUFI Domenico Fazio, il direttore generale Donato De Benedetto, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini e l’assessore regionale all’Università Sebastiano Leo.

[hidepost]

Si rinnova così una tradizione della Scuola Superiore ISUFI, che apre le lezioni dell’anno accademico con la partecipazione di uno studioso di grande levatura, – ha sottolineato il professor Domenico Fazio, – “Il professor Roberto Battiston, già direttore dell’Agenzia Spaziale Italiana, è noto al grande pubblico anche per il suo impegno nella lotta alla pandemia. Proprio in questo contesto, questa inaugurazione assume un significato ulteriore, perché dimostra come con l’uso della tecnologia le difficoltà possono tradursi in opportunità: la cerimonia online consentirà all’ISUFI di farsi conoscere più da vicino e aprirsi al territorio”.

La Scuola Superiore ISUFI – Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare è un centro di alta formazione con caratteri di interdisciplinarità, internazionalità e collegialità, incardinato nell’Università del Salento. Fondata nel 1999, è stata istituzionalizzata nel 2005 dal Ministero dell’Istruzione, dell’Universitò e della Ricerca. Fa parte del sistema nazionale delle Scuole superiori universitarie, ed è l’unica Scuola superiore dell’Italia peninsulare a Sud di Roma.

La Scuola seleziona giovani talenti italiani e stranieri esclusivamente in base al merito e offre loro una formazione di eccellenza a integrazione e completamento degli ordinari corsi universitari. I rilevanti costi di questa formazione, caratterizzata da residenzialità e internazionalità, sono sostenuti interamente dallo Stato italiano.

Gli studenti ammessi alla Scuola devono iscriversi a un Dipartimento dell’Università del Salento e seguire il percorso formativo previsto per la laurea e per la laurea magistrale, conseguendo entro il 31 dicembre un numero di CFU pari a 3/4 dei crediti previsti dai rispettivi piani di studio per ciascun anno di corso e mantenere una media di almeno 27/30. Contemporaneamente devono partecipare alle attività formative specifiche di alta formazione organizzate per loro dalla Scuola, compresi due lettorati di lingue, colloqui, seminari e cicli di conferenze di carattere disciplinare e interdisciplinare, per un totale di 250 ore annue. Devono inoltre svolgere almeno un semestre di studi all’estero.

Pagina web: https://www.unisalento.it/strutture/scuola-superiore-isufi.

[/hidepost]

Pubblicato il
10 Marzo 2021

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio