E adesso la “riffa” dei segretari
LIVORNO – L’ammetto, dalla periferia del mondo della politica portuale dove ci troviamo, non sempre tutto è comprensibile. Però c’è anche il vantaggio di non essere direttamente coinvolti. O almeno, sulla maggior parte dei casi. Guardiamo intorno: finita o quasi la “riffa” per i presidenti delle AdSP, è in pieno svolgimento quella dei segretari generali. A anche qui, sono i partiti che imporrebbero le scelte. Esempi? Partiamo da vicino, nell’AdSP del Nord Tirreno, presidente Luciano Guerrieri: a fine agosto scade il segretario generale Massimo Provinciali: indubbiamente esperto e intelligente, indubbiamente operativo, indubbiamente – secondo alcuni – molto impegnativo anche per un presidente che non sappia mettergli la museruola. Si era anche candidato come presidente per la stessa carica che è stata affidata a Guerrieri. E pare avesse dichiarato che in caso di sconfitta se ne sarebbe tornato al Ministero da cui proviene. Tornerà a Roma? Le voci di prora raccontano che sarebbe stato indicato anche per la segreteria generale dell’AdSP di Genova, ma sappiamo com’è finita. A Genova c’è stato una specie di “pronunciamiento” contro l’indicazione del presidente. Boh?
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Passiamo a La Spezia & Carrara: riconfermato ruolo di segretario generale Di Sarcina, che non aveva nascosto la speranza di fare lui il presidente. Mario Sommariva ci ha messo i tempi canonici, ma l’ha riconfermato. Qualche tuono all’orizzonte rimarrebbe.
E ad Ancona? Defenestrato brutalmente il presidente Giampieri, per il “niet” delle regioni di destra, rimane per ora in sella il segretario generale avvocato (livornese) Matteo Paroli, che scade a luglio. Il neo-presidente Africano, non ancora insediato, al momento non si è pronunciato: ma se l’AdSP va de-giampierizzata, come vuole la politica nazionale, anche Paroli avrebbe le ore contate. Da chiedersi? Siccome è bravo, siccome non è un leccaculo della sinistra, siccome ha anche la pecca di essere livornese, dove andrà? Qualcuno ipotizza che Giampieri potrebbe portarselo in Assoporti, dove l’organico è veramente miserevole e i programmi di potenziamento non mancano. Ipotesi o fake news? Andiamo avanti? Con i tempi del governo – cioè lemme lemme – dovrebbe esserci il cambio di etichetta a Gioia Tauro, con l’ammiraglio (cp) Agostinelli promosso finalmente commissario straordinario a presidente. Dovrà farsi il comitato. Chi sarà il suo segretario generale prossimo venturo? E a Venezia, dove ancora opera il commissario governativo, che succederà?
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Mi fermo qui, altrimenti debordiamo. Personalmente ritengo che a questo punto o comincia a funzionare davvero Assoporti – con tanto di forcone alle reni nei confronti del Ministero competente, o si andrà ancora avanti lemme lemme, come se il governo dei porti non fosse una priorità urgente: più urgente, per esempio, della storiaccia dei “gender”, o la misura delle carote e dei preservativi importanti per le leggi UE. Boccaccia mia, statti zitta.
Antonio Fulvi
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