Fuoribordo elettrici, sempre più potenti

Anche al Salone di Genova, oltre che nelle rassegne che per tutto settembre si sono  inseguite in mezza Europa, le motorizzazioni elettriche hanno avuto importanti palcoscenici: comprese le prove in mare, sempre significative per le prestazioni.

A farla da apripista almeno nel mondo occidentale è stata la Yamaha, di cui abbiamo già presentato su queste pagine alcuni modelli e il recentissimo accordo con la Guardia Costiera. Ma nell’elettrico la Cina incalza, con modelli leggeri, performanti e anche relativamente a buon mercato, per quanto sia difficile trovarli al momento sul mercato italiano con potenze che ormai sfiorano, sui modelli davvero commerciali, i 200 cv, il problema rimane quello della movimentazione per il ricarico delle batterie. Che ovviamente sono pesanti e richiedono colonnine di erogazione a terra (portarsele in garage non risolve molto perché i tempi di ricarica con la corrente di casa sono lunghi). In compenso motore elettrico di per sé è molto più semplice e leggero rispetto a uno tradizionale termico, fornisce una accelerazione bruciante ed è anche molto silenzioso. Per non parlare del rispetto dell’ambiente: dove ha il solo tallone d’Achille nello smaltimento delle batterie. Ma siamo solo all’inizio di una storia.

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