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Confetra e la riforma tradita

Guido Nicolini

GENOVA – Forse a Roma avranno fatto orecchie da mercante: o forse no. Certo è che dalla serie di incontri, convegni, webinar eccetera fioriti in questi ultimi giorni di settembre e primi di ottobre, sono arrivati suggerimenti importanti per il mondo della logistica, ma anche solenni tirate d’orecchie. Confetra non s’è fatta mancare niente: lunedì con l’intervento del direttore generale Ivano Russo al seminario promosso da CISCO e dedicato alla sicurezza del trasporto merci; ma avrà da dire anche sull’atteso dibattito di oggi pomeriggio, nel convegno promosso da Assiterminal dal significativo titolo de “la riforma “tradita”, bilancio sull’attuazione della Legge Delrio a cinque anni dal suo varo nell’ormai lontano 2016. 

Oggi sarà la volta anche del presidente Nicolini nella conferenza di apertura insieme ai ministri Giovannini e Di Maio, per riflettere sulle prospettive della portualità e della logistica italiana nel contesto geoeconomico mediterraneo. 

Sono tanti i vertici confederali Confetra coinvolti nella “Settimana dello Shipping”: Silvia Moretto leader degli spedizionieri e numero due di Confetra, Nereo Marcucci consigliere Confetra delegato alla logistica in ambito CNEL, Luca Becce presidente di Assiterminal e coordinatore della Commissione Porti della confederazione, Alessandro Santi presidente di Federagenti e membro della giunta Confetra, al pari dei vertici territoriali di Spediporto Genova, Confetra Liguria e Alsea Milano, Alessandro Pitto, Alessandro Laghezza e Betty Schiavoni. 

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Domani mattina giovedì 7 ottobre, è in programma l’ evento pubblico promosso da Confetra Liguria: il Sistema Confederale regionale discuterà con Francesco Benevolo, Vincenzo Macello, Paolo Emilio Signorini e Mario Sommariva di PNRR, Logistica e Liguria, concluderanno i lavori Lella Paita e Giacomo Giampedrone. 

Tema del dibattito: per la logistica occorre un cambio di passo. Dopo aver dedicato alle opere pubbliche ben quattro provvedimenti negli ultimi tre mesi – individuazione opere prioritarie, nomina commissari, riforma Codice Appalti, allegato Infrastrutture – è giunto il momento – dice Confetra – di aprire un vero e proprio “Tavolo Software”.

Le imprese logistiche aspettano politiche industriali da anni: a partire dagli incentivi per gli investimenti digitali e per la transizione energetica. C’è un altro tema enorme che riguarda i termini di resa nelle spedizioni internazionali, dove il Paese perde oltre 100 miliardi di fatturato l’anno perché logistica e manifattura ancora non riescono a trovare un terreno strategico e strutturato di incontro, sia in import che in export.

E poi mancano 20 mila autisti per l’autotrasporto, e ci sarebbe pure da fare un check serio sulle dimensioni medie del nostro tessuto produttivo per capire come agevolare processi di consolidamento e crescita delle dimensioni medie di impresa. “Questi sono solo alcuni dei dossier, lato imprese – afferma il presidente Nicolini -, sui quali vorremmo un confronto serrato col Governo. Infine, tutto il tema amministrativo: SuDoCo, riforma del codice civile per le spedizioni internazionali, omogeneità delle procedure per i controlli, superamento del doppio controllo Dogane – Finanza sulle merci in transito, adozione della lettera di vettura elettronica, definizione delle verifiche radiometriche. Anche qui, solo per citarne alcune. Speriamo che non si continui ad utilizzare il tema “opere pubbliche” come una grande arma di distrazione di massa, animata dalla antica e fallace speranza che più si accresce l’offerta di nuove infrastrutture, più arriverebbero nuovi traffici. Vanno completate le opere utili, grandi o piccole che siano, già tra l’altro ampiamente elencate in Connettere l’Italia ed in Italia Veloce. Punto. Ora passiamo anche ad altro, a meno che non si punti a fare dell’Italia un grande nastro trasportatore di flussi che non generano ricchezza per le imprese e per il Paese”. 

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Pubblicato il
6 Ottobre 2021
Ultima modifica
7 Ottobre 2021 - ora: 09:58

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