“Cacciucco Pride”, una mega festa
LIVORNO – Ci siamo: torna dopo l’iniqua quarantena imposta nel passato dal Covid, il “Cacciucco Pride”, ovvero la ribotta più livornese che ci sia. Dal 16 al 18 di questo settembre, con il clou sabato sera per il quale il Comune, la Fondazione Lem e la Proloco si sono inventati una grandiosa cena per cinquecento commensali, allestendo con cinquanta tavoli la via Grande da piazza Grande a piazza Guerrazzi. Scelta strategica perché con le bizze del tempo c’è sempre la risorsa dei portici: che Giove Pluvio faccia pure i capricci, il cacciucco a Livorno è più sacro dell’Olimpo.
Presentato mercoledì in un incontro al Cisternino, il “Cacciucco Pride” segue come manifestazione corale offerta alla città il bellissimo concerto della banda musicale dell’Accademia Navale, in programma ieri sera alla terrazza Mascagni in vera a propria sfida con il maltempo. Il Comune insomma ce la sta mettendo tutta per far digerire come può un mese, questo settembre, funestato dai massacri delle tasse, la strage fatta dalle bollette del gas e della luce, le tante paure di una città che si ritrova a fare i conti con la crisi generale. Alla vigilia delle elezioni politiche, cosa non si fa per creare un clima il meno possibile incazzato…
Presentato dal sindaco Luca Salvetti e dai suoi collaboratori del LEM e della Proloco, il “Cacciucco Pride” durerà di fatto l’intera settimana da lunedì 12 a domenica 18 settembre. C’è un fitto calendario che prevede l’impegno di quartieri ma anche delle associazioni di categoria, degli artisti di strada, dei giovanissimi. E musica, tanta musica: dalle esibizioni jazz al suggestivo concerto della pianista Melissa Sgorlon appesa a tre metri sopra via Grande durante la cena dei cinquecento.
Re cacciucco insomma non è mai stato così celebrato: ma come ha detto il sindaco Salvetti nella presentazione, se lo merita. Non per niente il cacciucco è Livorno e Livorno è il suo cacciucco. (A.F.)