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Consumi di gas, il piano

MILANO – Riscaldamento giù di 1°C per un’ora al giorno, termosifoni accesi più tardi a ottobre e spenti prima a marzo, aliquote di elettricità e gas a prezzi controllati per le imprese, una nuova campagna informativa per spingere i cittadini a limitare i consumi. Nessuna stretta sulle aziende (per ora), ma un sistema di incentivi per quelle “interrompibili”, ovvero quelle che possono modificare senza grossi problemi i cicli produttivi. Non si tocca la scuola: scompare l’ipotesi ritorno in Dad. Sono i binari su cui corrono il Piano di risparmio gas dell’Italia e altre misure di emergenza per l’inverno illustrate ieri dal titolare del MiTE Roberto Cingolani.

Per il ministro, quest’inverno l’Italia può evitare gli scenari peggiori e quindi i razionamenti forzati. I provvedimenti in preparazione – approderanno in CdM la settimana prossima – si basano anche sulla possibilità che non arrivi più gas da Mosca. Ipotesi non di scuola. Nel frattempo, rivendica Cingolani, la dipendenza dalla Russia per il gas è scesa dal 40 al 18% nei 6 mesi di guerra in Ucraina. E si può arrivare al 10% abbastanza in fretta con l’entrata in funzione dei due rigassificatori di Piombino e Ravenna. Su questo punto il ministro avverte chi, in Toscana e altrove, frena sulla FRSU: senza la nave metaniera acquisita da Snam “si rischia concretamente di andare in emergenza nel marzo 2023”.

Pubblicato il
7 Settembre 2022

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