Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Civitavecchia, così formare i giovani

CIVITAVECCHIA – Nei giorni scorsi presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, il progetto YEP MED (Youth Employment in the Ports of the MEDiterranean) ha riunito i membri del Comitato Direttivo. Alcuni partner non hanno potuto partecipare di persona e si sono collegati all’evento online. 

Il presidente dell’Authority laziale, Pino Musolino ha dato il benvenuto ai presenti in occasione dell’inizio dell’incontro e si è complimentato per il prezioso lavoro svolto finora. “Con YEP MED non solo saremo in grado di realizzare tutti gli obiettivi previsti dal progetto – ha detto – ma, in qualche modo, attraverso di esso, costruiremo le gambe di progetti futuri sempre legati alla formazione e all’innalzamento della qualità della forza lavoro dei nostri porti” ha puntualizzato il numero uno di Molo Vespucci.  

Dopo la cerimonia di apertura, si sono svolte due intense giornate di workshop con i partner dei sette Paesi mediterranei partecipanti. Oltre all’Italia, erano rappresentate Francia, Spagna, Giordania, Tunisia, Egitto e Libano. Nel corso di quella che è stata la penultima riunione del Comitato Direttivo di un progetto iniziato ormai da circa due anni e mezzo, i rappresentanti dei vari Paesi hanno illustrato i risultati fino ad oggi raggiunti in merito ai corsi svolti, alla partecipazione degli studenti e alla loro successiva occupazione. Ad oggi, il progetto ha visto il completamento con successo di 54 corsi nelle otto comunità portuali, in cui sono stati formati più di 2000 studenti, dei quali oltre 200 hanno completato lo stage o trovato lavoro nel settore. 

Attraverso le diverse presentazioni è stato confermato che YEP MED sta procedendo secondo gli obiettivi prefissati ed è diventato un elemento chiave di cooperazione nel campo della formazione e della collaborazione tra le comunità logistico-portuali dell’area mediterranea. 

Durante le due giornate sono stati, inoltre, concordati i prossimi step e le modalità di prosecuzione del progetto una volta portato a termine. 

Il Comitato Direttivo ha stabilito, quindi, l’avvio degli ultimi corsi di “Vocational Training” e “Occupational Training” a partire da fine gennaio 2023. Si è, inoltre, deciso che l’ultimo Consiglio Direttivo si riunirà ad Aqaba, in Giordania, l’1 e 2 maggio mentre l’evento finale del progetto è confermato a Damietta nel giugno 2023. 

Il progetto YEP MED ha un budget di 2,9 milioni di euro, con un contributo dell’Unione Europea del 90%, e una durata di 30 mesi dal suo inizio nel settembre 2020. Per ulteriori informazioni, contattare Concha Palacios dell’ufficio progetti all’indirizzo: concha.palacios@portdebarcelona.cat o visitare il sito Web.  

Pubblicato il
21 Dicembre 2022

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio