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Ravenna: per Aspera ad Astra

Daniele Rossi

RAVENNA – Il porto ravennate rivendica un anno di risultati, quello del 2022, da segnare nella propria storia.

Dai dati statistici pubblicati periodicamente sul sito di Assoporti, l’Associazione dei Porti Italiani, emerge infatti il quadro complessivo della portualità italiana nel 2022.

Sulla base dei dati forniti da ogni Autorità Portuale ad Assoporti, relativi alla propria movimentazione nel corso dell’anno, è infatti possibile costruire una classifica di tutti i porti del nostro Paese e confrontarla con il 2021 per le diverse tipologie di merci movimentate.

Prendendo in esame i singoli porti – dice la nota dell’AdSP – per movimentazione totale, il porto di Ravenna nel 2022 risulta al 4° posto se escludiamo i prodotti petroliferi di Trieste e Cagliari-Sarroch e al 6° posto per traffico totale.

Se si analizzano le diverse tipologie di merci movimentate da ogni Autorità di Sistema Portuale, Ravenna appare essere al 1° posto per la movimentazione di rinfuse solide e merci in colli.

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Per quanto riguarda le cosiddette “rinfuse solide” Ravenna rivendica la leadership per l’import di cereali, semi oleosi e materie prime per le ceramiche (argilla, feldspato), mentre per le merci in colli Ravenna è il principale scalo italiano per l’import di coils.

Dai dati pubblicati da Assoporti, Ravenna risulta poi in 10° posizione per quanto riguarda le rinfuse liquide e i container (sia in TEUs che in tonnellate di merce in container), mentre per i ro-ro (sia per numero di rotabili, sia per tonnellate di merce su rotabili) si trova in 21° posizione.

Il ranking del 2022 per il porto di Ravenna risulta coincidente a quello del 2021 per ogni modalità di condizionamento, ma con un’eccezione: il numero di crocieristi. Per quanto riguarda i crocieristi infatti, nel 2021 il porto di Ravenna non veniva menzionato, mentre nel 2022 risulta essere in 12° posizione.

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Pubblicato il
28 Giugno 2023
Ultima modifica
29 Giugno 2023 - ora: 10:51

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