Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Elettrico green: se qualcuno barasse?

hhLIVORNO – Un mondo diviso anche su quel futuro che stiamo preparando: o che almeno dovremmo preparare. La rivoluzione elettrica, di cui tanto si parla nel mondo, per l’Italia appare una promessa, ma secondo alcuni più che altro una minaccia. 

Infatti, c’è un gran spingere per elettrificare tutto, a cominciare dagli impianti portuali del “cold ironing” tanto sponsorizzato da Bruxelles: ma chi fa dei calcoli realistici sul come viene prodotta l’energia così raccomandata ricorda che l’eolico e il solare sono ad oggi soltanto marginali, mentre la produzione massiva viene dalle centrali tradizionali italiane (e dal nucleare francese da cui acquistiamo energia a caro prezzo). Di più: un recente rapporto dell’Enea sottolinea che per rispondere alla richiesta di energia elettrica che nascerebbe se tutti i progetti green varati in Italia fossero attuati, non basterebbe costruire da 30 a 40 centrali nucleari di tipo moderni. Insomma, compriamo i buoi prima di fare la loro stalla?

[hidepost]

Viviamo di favole o qualcuno bara? 

(A.F.)

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Ottobre 2023

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio