Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’IA e la sindrome Frankenstein

Non è facile, per chi non è mai entrato nel mondo specialistico dell’informatica più avanzata, far fronte alla massa di notizie, comprese le fake news, giornalmente in circolazione sull’Intelligenza Artificiale. E c’è anche chi alla fine si preoccupa, ipotizzando un mondo comandato dai robot o simili. Come il  lettore Aldo Tamberi di Piombino.

Non sono un esperto di computer, anzi me ne tengo alla larga finché possibile, compresi i telefonini più avanzati. Però gli amici scherzano facendomi intravedere un mondo in cui senza cellulari avanzati, PEC, personal/code, password anche solo per entrare in un bar, non si potrà più far niente. Mi chiedo: ma dove stiamo andando?

*

Il signor Aldo non ci dice la sua età, però potremmo ipotizzare che non faccia più parte degli anni verdi. In effetti, oggi i ragazzini di soli dieci anni maneggiano il loro telefonino, per ricerche avanzate sul web, colloqui whatsapp anche con l’altra parte del mondo, giochi (e pure accessi proibiti) che è francamente difficile seguire.

[hidepost]

Chi ha passato abbondantemente gli “anta”, o come il sottoscritto li ha più che raddoppiati, è impossibile star loro dietro: tanto che anche il controllo quotidiano della maledetta PEC – imposta dal Grande fratello Fiscale – è stato affidato alla nipotina.

Tutto ciò premesso, bisogna ammettere che i progressi dell’informatica sfociati nell’IA possono essere una grande risorsa per l’umanità. Ma vanno considerati uno strumento, e come tutti gli strumenti il bene o il male sono legati all’uso che se ne fa. Anche un modesto coltello da cucina per tagliare il pane o la pizza, può diventare un’arma mortale, e così una pistola, che in mano a un carabiniere è una difesa dai delinquenti mentre in mano di un delinquente lo trasforma in un potenziale assassino.

Morale: la vignetta che alleghiamo, con l’ometto che crede di comandare il mostro con il telecomando e invece è un suo burattino, va presa con il sorriso. Sperando sempre in chiave positiva.

[/hidepost]

Pubblicato il
20 Luglio 2024
Ultima modifica
23 Luglio 2024 - ora: 13:16

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio