Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Molfetta, indagini sui reflui

ROMA – Personale militare del Nucleo Speciale d’Intervento del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera di Roma – riferisce un comunicato ufficiale – ha provveduto a dare esecuzione ad un decreto di ispezione emesso dalla Procura della Repubblica di Trani, a carico di n. 17 ditte commerciali presenti all’interno del compendio del consorzio ASI di Molfetta.

L’attività di indagine, che ha visto gli uomini della Guardia Costiera impegnati negli scorsi mesi in attività di acquisizione documentale presso numerosi Enti pubblici (Regione Puglia, Comune di Molfetta, Città metropolitana di Bari, Arpa  Puglia, Acquedotto pugliese, Consorzio ASI, Autorità idrica Pugliese) mira a verificare il corretto trattamento dei reflui industriali prodotti all’interno delle aree commerciali inserite all’interno del consorzio, nonché la verifica del possesso delle prescritte autorizzazioni ambientali per l’esercizio delle singole attività e la verifica dell’eventuale compromissione dell’ambiente marino-costiero circostante.

Il dispositivo ha visto impiegati sessanta tra uomini e donne del Nucleo Speciale di Intervento del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e della Direzione marittima di Bari che ha fornito collaborazione e supporto in termini di personale e mezzi. Presenti anche un elicottero ed il Laboratorio ambientale mobile della Guardia Costiera, con a bordo n° 3 biologi, per le attività di monitoraggio ambientale.

Hanno inoltre partecipato quale supporto alle attività ispettive personale tecnico dell’Acquedotto pugliese di Bari e alcuni consulenti tecnici nominati dal magistrato titolare delle indagini.

Si è altresì provveduto a notificare quattro “Informazioni di garanzia – informazioni della persona sottoposta alle indagini sul diritto di difesa” ai vertici del Consorzio ASI di Bari e dell’ASI spa, nella loro qualità di proprietari e gestori del compendio. 

Le ipotesi di reato, in concorso, a carico dei predetti indagati sono riconducibili all’inquinamento ambientale previsto dall’articolo 452 bis del codice penale ed all’articolo 137 del testo unico ambientale in quanto consentivano la prosecuzione da parte delle aziende presenti nella zona ASI di Molfetta di scarichi abusivi di acque reflue sia industriali che di dilavamento che determinavano l’inquinamento della falda acquifera e di porzioni significative del sottosuolo.

Si precisa – conclude il comunicato – che la posizione delle persone indagate rimane al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, pertanto le stesse non possono essere considerate colpevoli sino all’eventuale pronuncia di sentenza di condanna definitiva.

Pubblicato il
7 Settembre 2024
Ultima modifica
10 Settembre 2024 - ora: 11:58

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio