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Il cold ironing a Livorno ed all’Elba

LIVORNO – Secondo episodio dell’operazione “cold ironing” per l’AdSP del nord Tirreno: dopo il primo, fallimentare tentativo, che ha portato alla costruzione di una centralina del tutto inutilizzabile sulla Calata Sgarallino, è stata confermata nei giorni scorsi la definitiva assegnazione della nuova gara, che interessa sia il porto di Livorno che i porti di Piombino e Portoferraio.

Per questi ultimi, l’obiettivo sarebbe il rifornimento elettrico alle navi traghetto che fanno il collegamento plurigiornaliero tra i due porti a servizio dei pendolari e del turisti. Con la principale incognita legata al fatto che la gara per la concessione dei traghetti (Toremar scade a fine anno) non ha ancora chiarito se prevede o meno la doppia alimentazione – compresa cioè quella elettrica – per i traghetti che verranno. Difficile prevedere specialmente per Portoferraio, il servizio di “cold ironing” per altre tipologie di navi, anche se le normative UE lasciano il campo aperto.

Per Livorno le prospettive di usare la corrente elettrica sulle navi all’attracchi sembrano meno incerte: anche se è noto che buona parte degli armatori delle grandi navi più frequenti sulle banchine labroniche hanno optato o per il dual-fuel con il Gnl, oppure si sono attrezzate per ridurre energia elettrica durante la navigazione, motivandola poi su parchi di batterie a bordo.

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Si può aggiungere che la gara per il “cold ironing” ha anche assegnato lavori di elettrificazione più attuali e meno controversi, come la dotazione di pannelli fotosolari di ultima generazione su molti dei tetti di competenza dell’AdSP. Lavori che sono comunque ancora in attesa del completamento delle (complesse e defatiganti) pratiche burocratiche che continuano ad essere una maledizione di ogni impresa.

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Pubblicato il
11 Settembre 2024
Ultima modifica
12 Settembre 2024 - ora: 08:35

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