All’università di Firenze nasce un corso di laurea in food design
Il biennio della magistrale nel segno dell’innovazione dei prodotti alimentari

La sede della Scuola di agraria dell’università di Firenze in zona Cascine
FIRENZE. È stato messo sulla rampa di lancio dalla Scuola di Agraria dell’università di Firenze, già dal prossimo anno accademico 2025/2026, un nuovo corso di laurea magistrale in “food design e innovazione dei prodotti alimentari” (classe Lm-70). Scopo: formare «figure professionali altamente qualificate nella progettazione, sviluppo e valorizzazione di prodotti alimentari innovativi, con particolare attenzione alla sostenibilità, alla qualità, alla nutrizione e alle aspettative del consumatore», come viene spiegato dal quartier generale dell’ateneo fiorentino presentando la novità.
A chi è rivolto il corso? Occorre la laurea triennale in discipline affini (e, ovviamente, essere «interessati a diventare protagonisti dell’innovazione nel settore alimentare»). L’obiettivo è sviluppare una professionalità capace di «operare in contesti industriali, start-up, enti di ricerca e libera professione». È da aggiungere che tale laurea permette l’accesso all’esame di Stato per la professione di tecnologo alimentare.
Per capirci meglio: nel corso di laurea di provenienza bisogna avere alle spalle «almeno 60 CFU nelle attività formative di base e/o caratterizzanti indicate nella tabella ministeriale della classe L-26 (Scienze e Tecnologie Alimentari), o nei seguenti settori scientifici disciplinari: Agr/01-04, Agr/07, Agr/09, Agr/11-13, Agr/15-20, Bio/01-05, Bio/10-11, Bio/13, Bio/18-19, Chim/01-03, Chim/06-07, Chim/10-11, Fis/01-Fis708, Inf/01, Ing-Ind/8-12, Ing-Ind/22, Ing-Ind/25, Ing-Inf/05-06, Ius/03, Ius/14, Mat/01-Mat/09, Med/7, Med/42, Med/49, Secs-P/01, Secs-P/08, Secs-P/10, Secs-S/01-06, Vet/01, Vet/04.
È da tenere presente che viene chiesta una conoscenza (certificata) della lingua inglese a livello B2 di comprensione scritta e che la verifica dell’adeguatezza della preparazione personale avviene «tramite un esame e un eventuale colloquio con il Comitato per la Didattica su argomenti riguardanti le materie caratterizzanti delle lauree della classe L-26». Beninteso, tale verifica non va affrontata da «tutti i laureati/e in classe L-26, e per i laureati/e in qualsiasi classe in possesso dei requisiti curriculari sopra descritti se con un voto finale di laurea uguale o superiore a 80/110 (in alternativa per i laureandi di novembre/dicembre verrà considerata la media dei voti di 22/30 alla data del 1° agosto)».
Il percorso formativo si articola in due anni e include insegnamenti fondamentali come:
- Scienze sensoriali, food design e consumer testing
- Innovazione e progettazione dei processi produttivi
- Strategie di marketing alimentare e marketing sensoriale
- Metodi avanzati di analisi microbiologiche e chimico-fisiche
- Alimentazione e salute
- Ecodesign e sostenibilità dei prodotti alimentari
- Qualità e innovazione dei prodotti di origine animale
- Diritto alimentare
Completano l’offerta didattica – viene fatto rilevare – attività laboratoriali, crediti a scelta e un articolato laboratorio finale di “food development”, mirato alla prototipazione e ottimizzazione di nuovi prodotti, in collaborazione con aziende e centri di ricerca in nome anche di un certo orientamento alla pratica.
Da parte dell’università, illustrando la nuova iniziativa, si insiste sul fatto che l’ «approccio multidisciplinare» integra «conoscenze di scienze e tecnologie alimentari, scienze sensoriali, microbiologia, chimica, nutrizione, marketing e design»: in tal modo, il corso fornisce «competenze avanzate per affrontare le sfide della filiera agroalimentare contemporanea». Con una sottolineatura: aiutare gli studenti a «coniugare creatività progettuale e rigore scientifico, sviluppando soluzioni alimentari capaci di rispondere ai bisogni di mercati in continua evoluzione». Come sottolinea T24, giornale del mondo confindustriale toscano, si tratta di «un percorso formativo unico nel panorama accademico italiano».
Le lezioni del corso di laurea magistrale in “food design e innovazione dei prodotti alimentari” si tengono nella sede delle Cascine a Firenze e nel laboratorio di chimica situato nella polo di Sesto Fiorentino. La biblioteca di scienze tecnologiche potete trovarla nella sede amministrativa della Scuola di Agraria, sempre a Firenze in piazzale delle Cascine 18.