Investindustrial acquisisce Dea Group e El.mo., aziende venete di radici familiari
Bonomi: nasce un polo forte nel settore automazione degli accessi

Andrea C. Bonomi, presidente dell’ “industrial advisory board” di Investindustrial
PADOVA. Dea System spa. e Dea Ht srl come componenti del Dea Group più El.Mo. Security Holding It srl, società italiane che si occupano di automazione degli accessi e di sistemi integrati per la sicurezza, hanno finalizzato un accordo per essere acquisite da Advanced Control Solutions spa, società di investimento gestita in modo indipendente da Investindustrial. Obiettivo: dare vita a un nuovo gruppo con «un fatturato aggregato di circa 100 milioni di euro (di cui la metà al di fuori dell’Italia), oltre 400 dipendenti distribuiti in 4 siti produttivi e una rete capillare di filiali commerciali sia in Italia che all’estero». Tale nuova realtà ha l’ambizione di rappresentare «uno dei principali operatori del settore su scala europea». È da aggiungere che, come reso noto, le società acquisite «continueranno ad essere guidate dagli attuali rispettivi management».
Dea Group – viene segnalato – nasce come impresa familiare nel 1993 a Piovene Rocchette (Vicenza): il suo “mestiere” è progettare, produrre e distribuire «sistemi di automazione per cancelli, porte, barriere e serrande destinate sia al mercato residenziale che a quello industriale». L’ «elevata qualità costruttiva e tecnologica» in tandem con una «meticolosa cura per l’estetica e il design» e con uno «spirito di innovazione continua» hanno permesso a questa azienda di «affermarsi come operatore di rilievo a livello globale, presente con i suoi prodotti in oltre 100 paesi nel mondo».
El.Mo. manda i primi vagiti “aziendali” nel ’75 in provincia di Padova (Campodarsego): si specializza nella «progettazione e produzione di sistemi integrati per la sicurezza, compresi sistemi antintrusione, sistemi antincendio, sistemi di videosorveglianza e di controllo accessi utilizzando tecnologie innovative e in costante evoluzione» fino a rivendicare di essere «un punto di riferimento per l’affidabilità dei prodotti, oltre alla capacità di offrire soluzioni modulari, adatte all’impiego in smart home ed edifici intelligenti».
In una nota la società Investindustrial sottolinea che da queste operazioni emerge la propria «comprovata esperienza» nell’«accelerare la crescita di aziende leader nel segmento mid-market e nel rafforzare la loro presenza a livello globale». La strategia di investimento di Investindustrial in società business-to-business industriali – viene fatto rilevare – è «focalizzata su aziende manifatturiere di alta qualità, leader in segmenti di mercato specializzati e con un forte vantaggio competitivo». Aggiungendo: «Attraverso una combinazione di crescita organica e acquisizioni strategiche, Investindustrial mira a creare leader globali nei mercati di riferimento».
Andrea C. Bonomi, presidente dell’ “industrial advisory board” di Investindustrial: «Sia Dea Group che El.Mo. rappresentano due eccellenze italiane di matrice familiare, espressioni di solide tradizioni imprenditoriali, riconosciute per l’alta qualità e la capacità di innovazione dei propri prodotti». E sottolinea lo scopo dell’investimento: «Investindustrial intende accelerare la crescita organica e l’espansione internazionale del gruppo, rafforzandone la posizione di leadership su scala mondiale».
Investindustrial – che opera con una rete di oltre 200 professionisti provenienti da 21 Paesi, con uffici a Lugano, Madrid, Londra, New York, Parigi, Lussemburgo, Shanghai e Abu Dhabi – presenta il proprio biglietto da visita di «gruppo europeo leader di società di investimento, holding e consulenza gestite in modo indipendente con 17 miliardi di euro di fondi raccolti». Rimarcando la propria «forte vocazione verso la sostenibilità», Investindustrial tiene a mettere in evidenza «una storia di oltre 35 anni di partnership di successo con imprenditori e aziende del segmento mid-market, fornendo capitale, soluzioni industriali, focus operativo e piattaforme globali per accelerare la creazione di valore sostenibile e l’espansione internazionale».