Il porto di Civitavecchia può sognare il record nel turismo da crociera
A portata di mano il traguardo dei 3,5 milioni di vacanzieri

Civitavecchia-Roma, Cruise Terminal
CIVITAVECCHIA. Nella prima metà di quest’anno a bordo delle 345 navi da crociera che hanno fatto tappa nel porto di Civitavecchia si sono contati un milione 462mila turisti: in aumento del 6,3% a confronto con l’analogo periodo di dodici mesi prima. Dovesse trovare confermare anche nei mesi successivi, si potrebbe tradurre in «un nuovo record assoluto, con il superamento della soglia simbolica dei 3 milioni e mezzo di crocieristi nell’anno». Ad annunciarlo è l’Authority dei cosiddetti “porti di Roma” che, oltre a Civitavecchia, estende il proprio raggio d’azione anche su Gaeta e Fiumicino.
Al tempo stesso, però, risulta «in leggera diminuzione» (meno 1,9%) il traffico di linea: in 488.933 i passeggeri a bordo dei traghetti.

Imbarco crociere, Civitavecchia
Relativamente al traffico di automezzi, c’è da dire che ha superato quota 382mila (i 26mila veicoli in più valgono un incremento di 7,3 punti percentuali). Metà dell’aumento (13.579) è dato dalla «significativa crescita della sottocategoria “autovetture in polizza” (più 14,7%) per un totale di 105.884 autovetture movimentate mentre cresce di uno 4,9% quella “autopasseggeri” imbarcati/sbarcati per un totale di 128.520».
Al tirar delle somme del semestre gennaio-giugno, il sistema portuale del mar Tirreno Centro Settentrionale mostra un calo del 3,2% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno (con un totale di 6.065.875 tonnellate di merci movimentate: l’Authority centumcellana attribuisce il calo «fondamentalmente alla significativa flessione dei prodotti raffinati in arrivo al porto di Fiumicino», giù di quasi il 15% con il totale delle merci (1,36 milioni di tonnellate) rappresentato dal carburante per velivoli (jet fuel) per il vicino aeroporto internazionale.
Viceversa, per il porto principale del sistema – cioè Civitavecchia – il primo semestre ha fatto registrare un andamento positivo: più 4,2% nel totale della movimentazione delle merco, le 155mila tonnellate in più hanno portato il dato a 3,86 milioni di tonnellate. Con il segno “più” sui traffici di rinfuse liquide (2,9% in più) ma soprattutto sulle rinfuse solide: queste ultime con 58mila tonnellate in più sono aumentate del 14,8%, e ciò «grazie principalmente alla crescita dei traffici di ferroleghe e cippato, con movimentazione pari a 456mila tonnellate», dicono dal quartier generale dell’ente guidato dal commissario straordinario Raffaele Latrofa, ingegnere e ex vicesindaco Fdi di Pisa.
Nella fattispecie, sono in forte incremento i prodotti metallurgici (138mila tonnellate in più, con un balzo del 58,3%). L’altro lato della medaglia è dato dal «progressivo azzeramento del carbone legato alla centrale di Torrevaldaliga Nord»: ormai ridotto a meno di 2mila, un dato precipitato giù del 97,1%.
A Civitavecchia risultano in saldo positivo anche i container: hanno raggiunto quota 56mila teu, che è ancora distante dagli standard almeno dieci volte tanto che si registrano nei principali porti del Paese, ma è pur sempre un incremento del 14,4%. Da dire che stiamo parlando in buona parte di contenitori vuoti: oltre 22mila, il 17,3% in più rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
Detto di Fiumicino e della flessione del jet fuel, vale la pena di segnalate che nel porto di Gaeta la movimentazione complessiva non è arrivata alle 828mila tonnellate: giù del 12,3% (mentre, al contrario, gli accosti di navi sono aumentati poco meno del 15%. La diminuzione delle merci è stata causata «essenzialmente alla perdita delle merci liquide (meno 21,3%)», dicono dall’Authority.

Raffaele Latrofa
Il commissario straordinario Raffaele Latrofa mette l’accento sul fatto che «nel sistema portuale laziale, nel suo scalo principale, Civitavecchia, continui la crescita soprattutto in alcuni settori merceologici, oltre a quella del trend delle crociere». Poi rincara: «Puntiamo a consolidare e migliorare ulteriormente questi dati quando saranno completate tutte le infrastrutture che stiamo realizzando e che renderanno i nostri porti maggiormente competitivi e attrattivi».