Fa un altro passetto in avanti la “Zls” a caccia di investitori
Snellito l’iter autorizzativo: unica istanza per tutto, a chi presentarla

La sede della presidenza della Regione Toscana: Palazzo Strozzi Sacrati alle spalle del duomo a Firenze
FIRENZE. Per adesso non sono che passaggi procedurali che sembrano lasciar traccia soprattutto sulla carta, ma c’è da augurarsi che si stiano mettendo in fila tutti i tasselli del mosaico che sono indispensabili al decollo della “zona logistica semplificata” (Zls): c’è stato il battesimo del comitato d’indirizzo (che si è insediato a luglio), c’è stato il primo round della consulta permanente (di cui abbiamo dato conto poche settimane fa), c’è stata poi l’intesa fra le Regione Toscana e le due Autorità di sistema interessate (quella con sede a Livorno per un verso e quella basata a La Spezia per un altro) relativamente alla struttura tecnico-amministrativa al fianco del comitato d’indirizzo. E ora? Un altro passo è adesso la delibera di giunta con cui definisce l’identikit del sistema organizzativo per la presentazione delle istanze di “autorizzazione unica”.
Dal quartier generale della Regione Toscana lo sbandierano come un «altro passaggio decisivo verso la piena operatività della “zona logistica semplificata” della Toscana». Da tradurre così: se finora gli atti erano serviti a disegnare l’organizzazione della “Zls Toscana”, adesso le diamo la sua “macchina operativa”. Insomma, altro che un atto dentro una sfilza di atti: è «il tassello che completa il quadro e trasforma un progetto ambizioso in una realtà al servizio delle imprese», parola di presidente e assessore. Con una sottolineatura: a disposizione delle imprese vi sarà «un unico interlocutore, un unico sportello, un unico procedimento per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie». Del resto, non è forse vero che qualunque impresa si lamenta di esser costretta a “fare il giro delle sette chiese” quando ha bisogno di una qualunque autorizzazione? E non è questo a costituire il primo contatto respingente?
L’ “autorizzazione unica” – viene fatto rilevare – punta serve a snellire le procedure amministrative per i progetti economici, industriali, produttivi e logistici all’interno della “Zls”. Come? Unificando in «un’unica istanza» le diverse richieste di autorizzazione, assensi e nulla osta. Obiettivo: ridurre tempi e costi delle pratiche burocratiche, così da facilitare «l’avvio e lo svolgimento delle attività economiche» e cercare in questa maniera di «attrarre investimenti e stimolare lo sviluppo economico».
I punti-chiave della delibera individuano i soggetti che faranno da interfaccia. Innanzitutto il Consorzio Zona Industriale Apuana (Zia) viene «individuato come punto di snodo a supporto delle imprese per la valutazione preventiva dei progetti “Zls”: sarà quello che indicherà se è necessario o no sottoporre all’iter dell’”autorizzazione unica” questo o quel progetto. Quanto alle modalità operative del Consorzio, saranno indicate successivamente in un altro atto.
Oltre a predisporre gli schemi dei moduli necessari alle imprese per la presentazione delle richieste di “autorizzazione unica”, il sistema telematico di accettazione unico di livello regionale (“Star”) – che è già in funzione – viene designato come “sportello unico digitale Zls”. All’interno della piattaforma, verrà attivato «un percorso riservato alle istanze di “autorizzazione unica” e verranno inseriti i moduli unici regionali per poterle presentare. Questo è un passaggio fondamentale, si sottolinea da parte della Regione Toscana: «Dall’adozione di questi adeguamenti di “Star” dipende l’avvio dell’operatività dell’intero impianto organizzativo».
A questo punto c’è da indicare chi deve farsi carico del rilascio delle autorizzazioni. La competenza viene affidata alle due Autorità di Sistema Portuale (di Livorno-Piombino l’una e di La Spezia-Marina di Carrara l’altra) relativamente alle aree della “Zls” che ricadono all’interno del loro perimetro territoriale. Se non vi rientrano, ecco che si guarda al Comune di competenza, riguardo a domande che interessino questo o quel territorio municipale, il Comune di competenza: che sia il Comune di Carrara, di Collesalvetti, di Campi Bisenzio, di Livorno, di Massa, di Piombino, di Pisa, di Portoferraio o di Prato, e questo «nell’ambito dei rispettivi “sportelli unici per le attività produttive” (“Suap”), per le domande riferite ai rispettivi territori.
Infine – e questa è l’ultima sottolineatura – viene richiesta «la predisposizione di un disciplinare destinato agli operatori economici della “Zls”: sarà reso pubblico tramite una specifica pagina web dedicata che sarà consultabile dal sito regionale.