Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
WORLD SHIPPING COUNCIL

Dalle grandi flotte una “carta” per proteggere le balene

Indica dove le navi devono ridurre la velocità e dove non passare

WASHINGTON (Usa). Si chiama “Whale Chart” ed è «uno strumento di pianificazione globale con cui si crea una mappa delle zone in cui velocità ridotte delle navi e cambi di rotta possono essere utili a proteggere le balene da collisioni ma anche a ridurre il rumore subacqueo», incluse anche aree di tutela stagionale. Porta la firma del World Shipping Council (Wsc), l’organizzazione di categoria che raggruppa gli operatori dell’industria marittima a livello planetario. È giunto alla terza edizione e rappresenta il primo strumento di questo tipo in grado di «rendere queste informazioni globali – viene fatto rilevare – disponibili in un’unica fonte, aiutando ad avere una programmazione globale più sicura dei viaggi».

La “Carta” è disponibile gratis sul sito web del World Shipping Council e viene aggiornata di volta in volta, non appena vengono adottate nuove misure. L’ultimo aggiornamento di questa “Carta delle Balene” firmata Wsc comprende i provvedimenti presi dalle autorità statunitensi lungo la costa occidentale, quella pacifica, e nei mari canadesi della Columbia Britannica meridionale.

«Tutelare le balene fa parte della protezione degli oceani dalla quale dipendiamo»: queste le parole di Joe Kramek, che del World Shipping Council è presidente e amministratore delegato: «Dà una mano agli equipaggi così che possano capire in maniera più facile dove diminuire la velocità o dove modificare la rotta, e questo può davvero fare la differenza».

Il World Shipping Council segnala che i propri esponenti  stanno prendendo misure specifiche a protezione delle balene, a cominciare dal fatto che vengono predisposti meccanismi di “alert” riguardanti la velocità a bordo delle navi nelle aree in cui sono previste misure di protezione. A ciò si aggiungano tecnologie di “imaging” termico e specifiche di progettazione delle navi tali da limitare quanto più possibile il rumore subacqueo che disturba i cetacei.

Come mai tutta questa attenzione alle balene? Il Wsc spiega che «svolgono un ruolo indispensabile nella conservazione della salute degli ecosistemi oceanici: la riduzione delle collisioni con le navi e la limitazione del disturbo del rumore sono fra i modi più immediatamente utili attraverso i quali gli operatori del settore marittimo possono contribuire a salvaguardare questi animali. Da parte dell’organizzazione di categoria degli operatori marittimi di linea si annuncia l’intenzione di «collaborare con i membri, i governi, gli scienziati e le Ong per condividere dati, sensibilizzare e rafforzare le misure di protezione negli oceani di tutto il mondo».

Pubblicato il
7 Novembre 2025

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio