Spedimar, il ritorno di Gloria Dari al timone dell’associazione
Il nuovo consiglio direttivo, la “squadra” e la nascita del Gruppo giovani

L’imprenditrice livornese Gloria Dari
LIVORNO. La decisione è stata unanime: il consiglio direttivo di Spedimar ha chiamato Gloria Dari a ricoprire il ruolo di presidente dell’associazione di categoria degli spedizionieri da qui al 2028. Per lei si tratta di un ritorno al vertice xi questa realtà visto che è stata al timone dell’associazione dal 2013 al 2022 «con autorevolezza e inesauribile dedizione», come scandisce la nota ufficiale che dà l’annuncio della notizia.
È da aggiungere che ha anche continuato peraltro ad avere ruoli di primo piano anche in qualità di “past president” tanto all’interno delle istituzioni locali quanto nel sistema associativo nazionale e regionale: si pensi all’incarico nel consiglio direttivo di Fedespedi ma anche all’impegno come numero due di Confetra Toscana, l’organizzazione che raggruppa un vastissimo arcipelago di imprese.
Tutto era iniziato un paio di settimane fa con l’assemblea generale di Spedimar in sessione privata allo Yacht Club di Livorno. Nel corso del rinnovo delle cariche associative con una elezione molto partecipata – così come assai partecipata è stata la cena sociale successiva – è emerso un consiglio direttivo così composto (in ordine alfabetico):
- Paola Bartoli (F.lli Bartoli srl),
- Marco Bartolini (Sdi Servizi Doganali Internazionali srl),
- Simone D’Ambra (HillebrandGori Italy srl),
- Gloria Dari (Euromar srl),
- Antonio De Luca (Kraal Company Trademare srl),
- Antonio Genovesi (Olympia Alltrans srl),
- Susanna Ghelarducci (Ghelarducci Gino sas),
- Emiliano Pistoia (Savino Del Bene spa),
- Massimo Pucciani (Fanfani srl).
Per il collegio dei sindaci revisori sono stati eletti:
- Andrea Bolognesi (Labrosped spa),
- Michela Colò (F.lli Colò spa),
- Gaetano D’Alesio (Ditta Gaetano D’Alesio sas).
Per il collegio dei probiviri sono stati eletti:
- Nicola Carrai (Finservice Europe srl),
- Carlo Cristiani (Greenshields Project Cargo srl),
- Nicola Di Batte (HillebrandGori Italy srl).
Era stato Giovanni Tognotti (Tognotti srl), nella sua relazione morale di fine mandato, a precisare di non volersi ricandidare «per motivi esclusivamente personali»: aggiungendo però che non farà mancare il suo apporto, facendo comunque parte del rinnovato consiglio direttivo nella veste di “past president”.
Nella riunione di insediamento del nuovo consiglio direttivo è arrivata l’elezione di Dari: la scelta viene giudicata in casa Spedimar «un forte segnale di continuità rispetto al passato» e, parimenti, «un chiaro riconoscimento del valore della sua competenza professionale, della sua esperienza e delle solide relazioni istituzionali, anche a livello nazionale, acquisite attraverso anni di impegno diretto e ruoli di responsabilità». A Dari – viene fatto rilevare – sono riconosciute «autorevolezza e la capacità di dialogare efficacemente con enti e associazioni sia locali che nazionali hanno contribuito a rafforzare la posizione di Spedimar, favorendo un confronto costruttivo con le istituzioni e la promozione di interessi strategici per la categoria».
Fin qui i complimenti, Gloria Dari ha voluto dare subito un segnale, benché abbia tenuto a sottolineare che il suo incarico sarà sì in continuità rispetto a quanto fatto in passato ma con qualche cambiamento». Ad esempio, una delle necessità del nuovo mandato sarà quella di guardare con attenzione al ricambio generazionale coinvolgendo sempre di più gli associati. Come? Tra le priorità è prevista la costituzione del nuovo Gruppo Giovani di Spedimar, così da «coinvolgere direttamente i giovani in progetti, iniziative e momenti decisionali, affinché possano acquisire consapevolezza delle sfide e delle opportunità del comparto e facilitare così il passaggio generazionale in associazione».
Non basta: Gloria Dari intende puntare anche su una “squadra”. Lo farà facendosi affiancare nella sua presidenza da Antonio De Luca («rientrato in consiglio di Spedimar dopo molti anni») e da Susanna Ghelarducci: il primo con il ruolo di vicepresidente vicario, la seconda «dopo diversi mandati da consigliere ha accettato di ricoprire la carica di vicepresidente.











