Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Più sicurezza a Trieste

I vecchi manufatti trasferiti con una complessa operazione

Marina Monassi

TRIESTE – Maggiore sicurezza e funzionalità del Molo Bersaglieri per le navi da crociera sono garantiti da oggi con lo spostamento degli scalandroni; ovvero le passerelle mobili realizzate negli anni Trenta e utilizzate come ponte di collegamento tra la nave e la banchina per consentire l’imbarco e lo sbarco di persone e di merci. Erano ormai obsoleti e pericolosi per la piena operatività del terminal passeggeri in completa sicurezza, e con il nuovo intervento il terminal passeggeri è al passo con le necessità d’attracco delle grandi navi.

[hidepost]

Lo spostamento degli scalandroni.

“Si è trattato di un intervento complesso e articolato – ha precisato il presidente del porto, Marina Monassi – che ha visto il caricamento e il successivo trasferimento su piattaforma degli scalandroni in Porto Vecchio. Il mio plauso va a tutti gli operatori coinvolti in questo complesso intervento, che hanno garantito efficacia e velocità nella massima operatività”.

Il trasferimento è il risultato ottenuto dalla perfetta sintonia collaborativa tra il presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi, e il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, Giangiacomo Martines, da cui è scaturita l’autorizzazione allo spostamento degli scalandroni dalla banchina del molo Bersaglieri al Porto Vecchio. Con questo intervento il terminal crocieristico acquisisce una maggiore velocità e sicurezza operativa, consentendo alle navi da crociera l’utilizzo di più uscite per i passeggeri e agevolando al contempo le manovre dei pullman e dei veicoli di servizio.

[/hidepost]

Pubblicato il
12 Maggio 2012

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio