Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
LIVORNO

Addio a Umberto Maneo, vicepresidente degli agenti marittimi

Aveva 69 anni, il mondo della portualità in lutto

LIVORNO. Il mondo delle imprese, e in particolare quello della portualità, è in lutto: si è spento Umberto Maneo, che sulle banchine labroniche aveva vissuto la sua esistenza di imprenditore lavorando nell’azienda di famiglia. In particolare, era lui il responsabile della parte di azienda relativa alla casa di spedizioni: in questo campo l’impresa ha dalla sua una lunga tradizione, essendo stata fondata nel 1924 e avendo dunque celebrato il centenario appena poco tempo fa.

Era «una persona gentile nei modi e solida nella conoscenza di più aspetti del comparto marittimo», dice Laura Miele, presidente di Asamar, l’organizzazione di categoria che raggruppa gli agenti marittimi della quale dall’autunno scorso Maneo era il numero due in tandem con Giovanni Gasparini: «Ci ha onorati con la sua professionalità sempre al servizio della categoria, con misura e discrezione ma con profonda preparazione». Un commosso omaggio della leader degli agenti marittimi che si dice «ancora incredula» e parla di «una vera perdita dal punto di vista umano».

Maneo, in gioventù studente del liceo scientifico labronico, aveva da poche settimane compiuto il suo 69° compleanno. Era il vicepresidente di Asamar, come detto: all’interno di questa realtà si era fatto apprezzare come punto di riferimento per quanti si muovono nel settore delle dogane.

All’inizio del decennio scorso, era stato tesoriere nell’Associazione Spedizionieri Doganali Patentati di Firenze negli anni della presidenza di Maurizio Macera. Nel team al timone dell’Asamar era entrato ormai poco meno di nove anni fa: nel luglio 2016 l’ingresso nel gruppo dirigente al fianco della presidente Laura Miele, insieme a Guido Fanfani e Giovanni Laviosa. Era stato riconfermato consigliere anche nel 2018 (con la presidenza di Enrico Bonistalli) e nel 2021 (con Francesca Scali al vertice). Meno di otto mesi fa, in occasione del rinnovo delle cariche sociali di Asamar, il ritorno di Laura Miele come presidente aveva visto salire Umberto Maneo al ruolo di vicepresidente.

Adesso è stata proprio l’organizzazione degli agenti marittimi a dare l’annuncio della scomparsa di Umberto Maneo con un messaggio di cordoglio rivolto ai propri aderenti: «Il presidente, il consiglio e la segreteria di Asamar, costernati dal precipitare degli eventi, addolorati oltre ogni misura, comunicano la scomparsa del caro amico e consigliere, valente, prezioso e sempre disponibile collega Umberto Maneo».

I familiari, gli amici, i colleghi e tutti quanti gli hanno voluto bene o lo hanno stimato professionalmente potranno dare l’ultimo abbraccio a Umberto Maneo mercoledì 14 maggio: alle ore 11 a Livorno nella chiesa di Nostra Signora del Rosario, via Mangini, sono previsti i funerali.

Pubblicato il
13 Maggio 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio