Si allo sciopero nelle AP
C’è la conferma del blocco delle attività nelle Autorità portuali il 5 dicembre
ROMA – Non sembrano esserci ripensamenti da parte del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, sulla circolare Caliendo che impone il blocco delle retribuzioni nelle Autorità portuali per quanto concerne il contratto nazionale di settore e i vari integrativi. Tanto che al momento in cui andiamo in macchina è confermato lo sciopero totale nazionale indetto dai sindacati di settore per il 5 dicembre.
[hidepost]Oltre alla presa di posizione di Assoporti (vedi a fianco) che tra l’altro paventa la rottura della pace sociale in atto nei porti da anni, ci sono anche le iniziative delle associazioni di categoria degli operatori, anch’esse preoccupate che una conflittualità in crescita all’interno delle Autorità portuali possa determinare ricadute pesanti sul comparto operativo. In tempi come questi di riduzione dei traffici e di accentuata concorrenza da parte degli scali stranieri, una nuova tornata di scioperi sui porti sarebbe distruttiva per la già appannata immagine del nostro network marittimo-portuale.
La circolare Caliendo è tra l’altro l’ultimo atto di una serie di pericolosi interessamenti del governo, in ambito di spending review, a un comparto che certo non può essere considerato nel cuore dei nostri ministri. Si era recentemente parlato anche dell’imposizione di tagliare drasticamente i posti di lavoro, con il 10% dei dirigenti e il 20% dei dipendenti. Provvedimento al momento smentito, per le stesse dichiarazioni del ministero competente, ma che qualcuno anche di recente temeva (e teme) possa essere fatto rientrare dalla finestra nella furia iconoclastica di tagliare che sembra pervadere l’intero governo Monti.
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