Niente ministero del mare nei piani del “governissimo”
L’amarezza di Assoporti e il richiamo al realismo di Confetra – Sui tempi della logistica italiana si gioca la concorrenza con il range del Nord Europa

Luigi Merlo

Nereo Marcucci
ROMA – Forse è pessimismo. Ma è durata poco l’illusione che nel nuovo governo nascesse un ministero del mare come auspicato da tanti. E delle sollecitazioni perché i problemi della logistica venissero all’attenzione del parlamento se ne sente parlare ancor meno. Con tanta delusione di chi, come il presidente di Assoporti (e del porto di Genova) Luigi Merlo e il neo-presidente di Confetra (e neo-consulente della Cilp di Livorno) Nereo Marcucci, nei giorni scorsi s’era speso in richiami alla classe politica.
Presidente Merlo, sembra davvero che i porti, ed Assoporti che li rappresenta, contino molto poco in Italia…
[hidepost]”Contiamo se c’è chi ci ascolta e ci capisce: ovvero, a livello degli ultimi governi, pressoché niente. E le cose non sembrano molto migliorare per il prossimo futuro. Lo dico con tutta l’amarezza di chi vede quante potenzialità ci sono per un sistema portuale italiano veramente efficiente. Non manca solo un ministero del mare, manca a livello politico una cultura della logistica integrata, delle infrastrutture sul mare, dell’importanza del nostro armamento nell’economia nazionale”.
Di recente in un convegno del Propeller a Livorno si è parlato di sistema portuale italiano in antitesi alla lotta fratricida tra porti vicini. Come Assoporti avete avuto incontri a livello di governo su questi temi?
“Purtroppo no, abbiamo più volte inviato documenti con proposte concrete e richieste di abboccamenti. Ma sul piano pratico con risultati zero”.
Nereo Marcucci, presidente di Confetra: ha dichiarato di recente che i progetti italiani delle grandi infrastrutture sono troppi e irrealistici, bisogna distinguere.
“Bisogna concentrarci su quelle infrastrutture che sono inserite nelle reti europee Ten-T, fare delle scelte. Ho detto che al governo, anche in quello appena concluso, avrebbero dovuto ascoltarci almeno un po’”.
Lei ha anche detto, in una recente intervista a Genova all’Avvisatore Marittimo, che sarebbe stato bene rimuovere qualche alto dirigente al ministero delle Finanze…”
“L’ho detto e ne rimango convinto”.
Ha anche criticato il terminal offshore di Venezia che ha già drenato 100 milioni di euro…
“Ho suggerito di investire le scarse risorse per potenziare quello che c’è invece di inventarsi nuove strutture. Ricordando che oggi la merce impiega 9 giorni da Milano a Rotterdam e 21 giorni da Milano a Genova”.
A.F.
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