Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

A Ravenna l’assemblea Federagenti

Gian Enzo Duci

RAVENNA – Ne è passato di tempo dalla volta precedente. Ma non invano. E così dopo 14 anni Ravenna torna ad ospitare l’assemblea generale di Federagenti – Federazione Nazionale degli Agenti e Raccomandatari Marittimi e Mediatori Marittimi, in un contesto che vede mobilitato il cluster marittimo nazionale anche sui temi della sicurezza. L’appuntamento, come già abbiamo scritto di recente, è da domani, giovedi 25 maggio a sabato 27. I delegati di oltre seicento agenzie marittime affronteranno i principali temi della categoria e della portualità nazionale e internazionale.

[hidepost]

Gli agenti marittimi di tutta Italia saranno accolti dal presidente ravennate Carlo Cordone, orgoglioso delle bellezze artistiche della città. Tanto che l’associazione ha scelto la location del Museo d’arte della città (Mar) per la cena di benvenuto di domani, dove gli ospiti avranno la possibilità di visitare la collezione delle opere musive e la pinacoteca.

Il programma delle due giornate è denso di impegni. Venerdì Ravenna sarà capitale della portualità italiana grazie all’iniziativa congiunta di Agenti Marittimi e dell’Associazione Nazionale Gruppi Ormeggiatori e Barcaioli Porti Italiani (ANGOPI) e del Gruppo ormeggiatori di Ravenna. All’esame i principali temi della portualità italiana, alla presenza di esponenti del Governo, delle più alte cariche del comando generale delle Capitanerie di Porto e dei Comandi delle Direzioni Marittime dei Porti Nazionali, dei presidenti delle Autorità di Sistema Portuale, e delle Istituzioni Regionali e Comunali.  La Federagenti con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, svilupperà inoltre il Secondo Forum Nazionale sulla Sicurezza Portuale. A sua volta  Gian Enzo Duci, presidente nazionale di Federagenti nel workshop “Riorganizzazione dei porti: 10 mesi dopo”, avvierà un’interessante discussione sulle luci e le ombre della riforma portuale.

[/hidepost]

Pubblicato il
24 Maggio 2017
Ultima modifica
30 Maggio 2017 - ora: 18:44

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio